Sono parti oggi, lunedì 17 aprile, con l’apertura del cantiere da parte della ditta Gentile Ambiente Spa di Casoria, aggiudicatrice dell’appalto, le operazioni che porteranno, entro quattro mesi, alla demolizione del complesso edilizio di via Tavo, meglio conosciuto come “Ferro di cavallo”. Nei prossimi giorni verrà completato lo sgombero dell’edificio, di proprietà dell’Ater di Pescara, mentre a metà del mese prossimo è previsto l’arrivo delle ruspe che saranno impegnate nell’abbattimento dell’intero complesso. L’importo complessivo dei lavori, finanziati nel 2017 con risorse Cipe, ammonta ad 1 milione e 214 mila euro. Il cronoprogramma indica per il prossimo mese di agosto la conclusione dell’intervento di demolizione. Risorse pari ad oltre 6 milioni di euro, sempre derivanti dalla delibera Cipe del 2017, aggiornata nel 2019, sono a disposizione, invece, per la costruzione di due nuovi edifici che ospiteranno complessivamente 56 alloggi di edilizia residenziale pubblica. A settembre dovrebbe essere pubblicata la relativa gara d’appalto.
«Quella di oggi è una giornata storica – ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio – perché si sono finalmente create le condizioni per abbattere quello che, per decenni, è stato un autentico fortino del malaffare e della delinquenza. A tal proposito, intendo ringraziare, in maniera particolare, i funzionari e la dirigenza dell’Ater di Pescara per il coraggio ed il senso di responsabilità mostrati nell’andare avanti nonostante minacce e intimidazioni e senza scendere a patti con i delinquenti. Così come va ricordato l’impegno delle Forze dell’Ordine che, proprio nei giorni scorsi, hanno operato numerosi arresti di persone dedite allo spaccio di stupefacenti che gli sgomberi del Ferro di Cavallo hanno reso più vulnerabili e più facilmente individuabili».
Marsilio ha, poi, sottolineato l’importanza della collaborazione tra le istituzioni che permetterà di liberare questa zona dalla cappa di controllo malavitoso cui è stata soggetta per troppo tempo e di cancellare un fortino nato dalla follia ideologica che ha deturpato non solo la periferia di Pescara ma anche quella di tante altre città italiane Il presidente della Giunta, guardando all’immediato futuro, ha, inoltre, confermato che dalle ceneri del “Ferro di cavallo” sorgeranno due edifici tecnologicamente avanzati, coerenti con la logica della sostenibilità ambientale oltre che compatibili a livello sociale che restituiranno decoro e vivibilità ad un’intera zona. Secondo il presidente «questo intervento si inserirà nel più ampio progetto di rinascita di un intero quartiere di Rancitelli che ha già visto l’abbattimento delle palazzine di Lago di Borgiano dove è prevista anche la realizzazione di una piazza che garantirà bellezza estetica ad un luogo che ospitava palazzoni caratterizzati dal grigio cemento».