Sarà Domenico Mancini lo sfidante di Nino Di Fonso, attuale sindaco di Torino di Sangro alla ricerca del secondo mandato alle Amministrative in programma il 14 e 15 maggio. Pensionato, ex dipendente Sevel, 66 anni, Mancini è stato in passato consigliere comunale di maggioranza e oggi è a capo della lista civica Progettiamo il futuro per Torino di Sangro. Il 5 aprile c’è stato il lancio ufficiale della campagna elettorale alla presenza dei rappresentanti provinciali del Partito Democratico.
Lo abbiamo contattato per una breve intervista sugli obiettivi che il gruppo si prefigge.
Quali sono i principali punti del vostro progetto politico?
L’obiettivo è innanzitutto far crescere il territorio sfruttando la nostra costa e l’agricoltura, coniugare le due cose per far conoscere il paese, il centro storico, i prodotti tipici, insomma tutto ciò che gira intorno all’economia.
Per quanto riguarda la costa, siamo in ritardo, abbiamo una bellissima riviera, molto frequentata, ma da un turismo “di vicinato” che non resta in zona spendendo. Vorremmo migliorare questo aspetto, ma per farlo c’è bisogno di accoglienza, di locali. Se guardiamo cosa è accaduto a Fossacesia in questi ultimi anni, ad esempio, ci rendiamo conto di cosa serve.
Il nostro problema è che le serrande dei nostri locali, soprattutto alle Morge, si abbassano alle 8 di sera. Dobbiamo stimolare di più, non so se qualcosa è mancato in questi anni. Per questo puntiamo sui giovani, pensiamo che debbano occuparsi di turismo e fare turismo.
Che lista sarà?
È una lista in cui sono ben distribuite tutte le fasce d’età, da 25 anni in su, e gli ambiti professionali rappresentati; quattro le donne in lista. Ci sono tre attuali membri dell’opposizione. È una lista di ispirazione di centrosinistra, di iscritti al Pd ne siamo 3, ma ci sono anche altri candidati che vogliono dare una mano senza alcuna appartenenza partitica.
Quali sono invece le priorità per Torino di Sangro, non soddisfatte dall’attuale amministrazione?
L’attuale amministrazione ha portato avanti progetti già avviati, già finanziati, mentre in questi giorni ci sono lavori in corso ovunque.
Abbiamo bisogno ad esempio di un edificio scolastico. Anni fa è venuta a mancare il plesso della scuola media perché aveva bisogno di interventi di messa in sicurezza dal punto di vista della stabilità. Erano iniziati i lavori con la vecchia amministrazione, poi si sono fermati. Oggi siamo molto carenti perché le aule sono state spostate in luoghi non adatti, nel complesso di San Felice. La cosa che faremo sarà progettare un polo unico per spostarvi anche le elementari e destinare ad altro i locali che resterebbero vuoti.
Abbiamo anche dei terreni comunali nella zona della Lecceta. È una bella zona, ormai non più coltivata e vorremmo recuperarla. C’è una vecchia idea della realizzazione di un campo da golf che potrebbe essere una buona iniziativa, fare un centro sportivo di un certo livello anche con la collaborazione di privati.