Quattro comuni sono rimasti a secco a seguito dei danni subiti dalla centrale di sollevamento “Ponte Moro” della Sasi a San Buono. Nella notte ignoti si sono introdotti all’interno della struttura e hanno compiuto furti e atti vandalici, disattivando il quadro elettrico, tagliando cavi e danneggiando pesantemente gli impianti. A causa del mancato funzionamento della centrale è stata interrotta l’erogazione idrica a Cupello (nelle contrate Aglavizza e Ramignano), Furci (in paese e in contrada Monte Taverna), San Buono (in paese e in contrada Sodere) e Gissi (in paese tranne che nella zona industriale).
«Stiamo verificando l’entità del danno e quindi i tempi necessari a ristabilire la funzionalità degli strumenti messi fuori uso per poter comunicare quando sarà possibile ripristinare il servizio – puntualizza Fabrizio Talone responsabile reti adduzione e conduzione della Sasi –. Quello di stanotte è un atto deplorevole che sta causando disagi enormi, combattiamo già con la mancanza d’acqua alle sorgenti, con le condotte fatiscenti che spesso ci costringono a chiusure improvvise per riparazioni urgenti e ora anche con azioni distruttive. La società si sta impegnando con lavori e progetti per migliore il servizio e poi accadono fatti come questo, evidentemente c’è chi si diverte a creare danni e problemi».
Il sopralluogo effettuato dai tecnici nel corso della mattinata ha accertato che i danni non hanno riguardato il pannello dei comandi. L’intervento in corso, quindi, permetterà di riaprire l’erogazione dell’acqua dalle 12 di domenica 6 febbraio.