Fototrappole di ultima generazione per punire gli incivili. A San Salvo si cerca di correre ai ripari per frenare l’abbandono indiscriminato di rifiuti concentrato soprattutto in alcune zone come le strade della zona industriale.
L’uso di fototrappole è già stato sperimentato durante il primo mandato da sindaco di Tiziana Magnacca e consentì di individuare e multare numerosi incivili, ma nel corso degli anni sono sopraggiunti i limiti tecnologici dei dispositivi.
Tony Faga, assessore all’Ambiente, assicura che a breve il Comune si doterà di nuove fototrappole: «Si tratta di un fenomeno da contrastare, per questo è in programma l’acquisto di fototrappole di ultima generazione che permetteranno di acquisire le immagini in tempo reale. Quando le usammo diversi anni fa, ci consentirono di comminare numerose multe. Purtroppo, l’inciviltà è difficile da fermare: qualche mese fa abbiamo pulito viale Belgio, sono stati riempiti 68 sacconi di immondizia, una situazione indecente. Per questo l’incivile va punito toccandogli il portafoglio».
Tra le strade attualmente predilette per l’abbandono dei rifiuti c’è quella che parte in località “Selvotta” in territorio di Vasto e termina, dopo aver attraversato via Grasceta, nella zona industriale di San Salvo. Lungo questa arteria, candidata in passato a diventare un tratto di Statale 16, si possono trovare, nascosti nella vegetazione, anche monitor di computer e scaldabagni.
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