Randstad San Salvo, la nota del Comune accende la querelle: «Pubblicità occulta e ipotesi di peculato»

C’è la nota del Comune di San Salvo relativa all’apertura di una filiale dell’agenzia per il lavoro Randstad al centro dell’interpellanza rivolta dai consiglieri di opposizione Fabio Travaglini, Marika Bolognese, Emanuela Tascone, Antonio Boschetti e Nicola Argirò al sindaco Emanuela De Nicolis. «Abbiamo provveduto a protocollare – spiegano gli esponenti del centrosinistra – un’interrogazione a risposta orale indirizzata al sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis, in merito al comunicato stampa divulgato il 30 settembre 2022 dall’Ufficio comunicazione del Comune di San Salvo, relativo alla “visita” del presidente del Consiglio comunale, Tiziana Magnacca, ad una agenzia interinale privata che si occupa, tra le attività in essere, anche di reclutamento e selezione del personale per il fulfillment center di Amazon come ampiamente esplicato a più riprese dal presidente del Consiglio Magnacca».

Fabio Travaglini

L’agenzia, è finita al centro della querelle politica dopo la pubblicazione del comunicato che annuncia l’apertura della sede sansalvese e invita gli utenti a far visita alla filiale. “Auguri a Randstad che ha aperto in questi giorni la filiale di San Salvo, in via Istonia – si legge nel comunicato del Municipio – dove coloro che sono intenzionati a ricevere informazioni sulle opportunità di lavoro in Amazon possono recarsi”, commenta il presidente del Consiglio comunale di San Salvo, Tiziana Magnacca. L’invito a far visita alla neo sede di Randstad San Salvo è stata l’occasione anche per fare il punto della situazione occupazionale del fulfillment center di Amazon con il dottor Marco Baggio, responsabile dello stabilimento di San Salvo. “Abbiamo appreso con soddisfazione – spiega la Magnacca – come quasi l’80% del personale oggi impiegato appartiene al nostro territorio, compreso il basso Molise, e di questo 80% la maggioranza è sansalvese”.

Tante le domande che i consiglieri del centrosinistra sansalvese rivolgono al primo cittadino, interrogativi ai quali la De Nicolis sarà chiamata a rispondere nel corso del prossimo consiglio comunale. «Il sindaco – chiedono i consiglieri di opposizione – era a conoscenza che l’Ufficio comunicazione avrebbe emesso il comunicato, ne conosceva il contenuto e ne ha autorizzato la divulgazione?». Parlano di «una sorta di pubblicità occulta in favore di un’azienda privata, che lede gli interessi di altre aziende concorrenti» e di ipotesi di peculato, «poiché che vengono utilizzati mezzi, personale e risorse dell’Ente (pubblico) che di fatto avvantaggiano un privato: giovani e disoccupati, infatti, sono indotti di fatto a preferire l’agenzia “sponsorizzata” nel comunicato piuttosto che una concorrente».

Emanuela De Nicolis

I consiglieri chiedono anche chiarimenti su eventuali «interessi di stretti congiunti del presidente del Consiglio comunale nel settore di cui si occupa l’Agenzia» e su interventi «per “indirizzare” scelte commerciali legittime di altre Agenzie concorrenti di quella in questione». Gli esponenti del centrosinistra domandano alla De Nicolis «se non ritiene di dissociarsi dal comportamento assunto dal presidente del Consiglio comunale per evitare di essere coinvolta in questioni che afferiscono le Agenzie per il lavoro, su cui il Comune non ha competenza alcuna» e se «l’assenza di dichiarazioni del sindaco nel comunicato non sia dovuta a mancanza di informazioni ovvero a disposizioni date dal presidente del Consiglio all’Ufficio comunicazione senza aver preventivamente informato il sindaco».

«Quali siano gli accordi personali o politici all’interno della maggioranza, sono fatti che non ci interessano minimamente – aggiungono i consiglieri Travaglini, Bolognese, Tascone, Boschetti e Argirò – ma certo è che simili e gravi accadimenti come quello accaduto nella giornata di ieri non troveranno mai il nostro lasciapassare e ne chiederemo sempre lumi in Consiglio comunale».

Interrogativi che potrebbero trovare risposta in occasione della prossima seduta dell’assise civica.

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