Primo giorno di scuola e prime polemiche soprattutto per la nuova ordinanza che riguarda la viabilità delle strade in prossimità di alcuni edifici scolastici.
Il progetto avviato in via sperimentale, in ottemperanza del patto di collaborazione firmato con l’associazione di promozione sociale 1000 Alberi, prevede sostanzialmente l’istituzione del divieto di sosta, con rimozione, e di transito (ad eccezione del pullman scolastici) in prossimità delle scuole elementari Principe di Piemonte ed Eroi Ottobrini e le scuole medie Mazzini e D’Annunzio, dalle ore 7.40 alle 8.40 e dalle 12.40 alle 13.40, per l’intera durata dell’anno scolastico. I tratti interessati dalle chiusure sono via Martirti Vi Ottobre, da via Trozzi a via Ferro di Cavallo; viale Marconi, da via Righi a via Spaventa; via Marfisi, tra via Villante e via Masciangelo; via Zara, via Montegrappa e piazza Unità d’Italia.
«L’obiettivo – ha illustrato Franco Mastrangelo, presidente dell’associazione 1000 Alberi e sostenitore dell’iniziativa Pedibus – garantire maggiore sicurezza ai piccoli studenti durante il loro percorso verso la scuola, preservando la loro salute e decongestionando alcune arterie viarie della città, restituendo ai ragazzi alcuni spazi della città e proponendo al tempo stesso uno stile di vita sano che migliori il loro stato psico-fisico».
Non tutti però si sono detti favorevoli, soprattutto visti gli orari molto stringenti. La prima a dire la sua è la dirigente scolastica dell’istituto Mario Bosco, Mirella Spinelli, che vede sia gli Eroi Ottobrini che la Mazzini interessati dalla nuova ordinanza. «Ci sono troppe macchine in centro e durante gli orari di punta, è innegabile, ma non si può chiudere tutto senza dare soluzioni alternative. – dice la preside – E non mi riferisco agli studenti, ma ai docenti che sarebbero costretti ad arrivare alla Mazzini alle 7.30 di mattina per poter parcheggiare nei cancelli oppure ai residenti, chiusi in casa in quell’ora senza possibilità di raggiungere il loro posto di lavoro. Non si può arrivare con le auto fin dentro scuola né fare del parcheggio selvaggio una normalità, è pacifico, – conclude – ma va trovata una soluzione alternativa, come ad esempio far partire i divieti dalle 8 del mattino».
L’ordinanza però, fa sapere l’assessore alla Scuola Angelo Palmieri, non è stata ancora ufficialmente firmata per cui ci troviamo ancora in un momento di sostanziale vacatio legis in cui mancano ancora persino i cartelli stradali. «Il rientro in aula post Covid non è semplice. – dice Palmieri a Chiaro Quotidiano – E questo sarà uno dei nodi da sciogliere e sarà necessario apportare modifiche in corso d’opera per verificare cosa va e cosa no».
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