Come per il completamento della Via verde, anche per rimettere a nuovo e riaprire la disastrata pista ciclabile di contrada Lebba si spera nel Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza. Alla voce mobilità sostenibile. Il Comune di Vasto chiederà, quindi, i fondi europei destinati alla ripresa economica dalla crisi causata dalla pandemia.
Ieri la proprietaria di una campagna di contrada Passo della Noce protestava per l’abbandono del vicino tracciato ciclopedonale che costeggia il torrente Lebba tra incuria, discariche e frane, perciò proponeva di ripristinarne l’uso originario, quello di una stradina utile agli agricoltori [VIDEO].
Il sindaco, Francesco Menna, è contrario: «Le piste ciclabili sono state una grande intuizione di Luciano Lapenna. Tale è stata la ciclopedonale di Vasto Marina, proseguita sul tracciato di San Salvo, ed oggi è una risorsa per il territorio in termini turistici, ricettivi, ambientali, paesaggistici. Tali saranno la pista di Lebba e, guardando oltre, anche la Via verde della Costa dei trabocchi. Lebba rappresenta una grande intuizione perché significa valorizzare quel tessuto antropico che nasce attorno alla pista. Oggi succede che il cittadino la veda spenta, non utilizzata per una serie di motivi, dalla scarsa manutenzione alle discariche abusive, agli smottamenti che vanno eliminati. Ora, però, sta per essere pubblicato il bando “mobilità sostenibile” del Pnrr e, indubbiamente, lì dentro la ciclabile di Lebba può essere inserita per il completamento e la congiunzione a pettine con la Via verde, in modo da valorizzare il tessuto abitativo della zona, ma eviterà anche la cementificazione. La domanda del cittadino, che chiede di riportare i veicoli a motore sulla pista di Lebba è in controtendenza: l’Europa e il mondo vanno verso la mobilità sostenibile, verso la riconversione, il trasporto alternativo».
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