Settecento metri che collegheranno l’Abbazia di San Giovanni in Venere alla costa. Un percorso ciclopedonale adatto a tutti, anche ai più piccoli. È il progetto presentato dalla giunta di Fossacesia e trasmesso per la sua valutazione al Patto Territoriale Sangro Aventino. Il collegamento ciclopedonale è stato proposto in risposta al bando per la realizzazione di progetti pilota emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Economia e Finanze il 30 novembre 2021, di cui il Patto Sangro Aventino è ente attuatore. Il percorso, della lunghezza di 700 metri, collegherà l’interno con la Via Verde, e parte dalla spiaggia della Fuggitella, località tra le più ammirate della costa di Fossacesia Marina, fino a raggiungere l’Abbazia di San Giovanni in Venere. Il costo previsto per l’intervento è di 350 mila euro. Il progetto è stato realizzato dall’ingegner Alessandra Ferrante, responsabile del Settore Lavori Pubblici e Manutenzione del Comune di Fossacesia.
«Il percorso è stato elaborato sulla base di quanto, nell’autunno scorso, il consigliere comunale con delega all’Ambiente, Umberto Petrosemolo, il presidente dell’Associazione di Promozione Aps “I Trabocchi”, Valerio Nardone e Francesco Sorgini, appassionato di ciclocross, hanno sperimentato di persona, camminando su un sentiero già esistente – ha spiegato il sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. Il percorso, che può essere affrontato da chiunque tanto a piedi, che in bici, non presenta grandi difficoltà e s’immerge in una vegetazione che sarà tutelata il più possibile».
Lungo il tragitto verrà allestito un sistema informativo in grado di descrivere la storia e gli aspetti naturali del percorso. «È nostra intenzione prevedere la figura di una guida, che sarà messa a disposizione dei turisti, per l’illustrazione storica dell’Abbazia di San Giovanni in Venere e dei trabocchi. – ha detto ancora il sindaco -Favorire il collegamento tra la Via Verde e l’area monumentale di San Giovanni in Venere renderà possibile raggiungere agevolmente non solo Fossacesia, ma anche i centri dell’interno, per creare un circuito culturale e turistico di grande interesse. Il nostro obiettivo, infatti, – ha concluso Di Giuseppantonio – è quello di non fermarci qui ma di creare i presupposti per favorire altre vie naturali che attraverso Santa Maria Imbaro e Mozzagrogna, giungano fino a Lanciano. È una proposta che portiamo avanti da anni e spero che stavolta si possa davvero realizzare».