«La mia posizione non è cambiata, la penso esattamente come allora e non ho bisogno di lezioni di coerenza». A dirlo è Tonia Paolucci, assessore all’Ambiente chiamata in causa dal consigliere di opposizione Leo Marongiu sull’ampliamento di Cerratina.
«La discussione che andrà in consiglio regionale domani, 1 giugno, nulla ha che vedere con l’ampliamento di cui tanto si è discusso due anni fa e per cui ero e resto della stessa opinione. – spiega la Paolucci – In questo caso si tratta di volumetrie da ridistribuire tra le discariche regionali (Sulmona, Cupello e Lanciano, ndr) ma non mi sembra si tratti degli stessi numeri di cui parlava la giunta Pupillo, o sbaglio?».

Nessun “imbarazzo politico“, dunque, secondo l’assessore all’Ambiente che rimarca come sia necessario mettere a sedere attorno a un tavolo Regione, Ecolan e Comune di Lanciano per capire in quale direzione ci si sta dirigendo. «In consiglio regionale si parlerà di un ampliamento di circa 500mila mq che, se non vado errata – rimarca l’assessore – consente comunque di restare nel perimetro attuale di Cerratina».
Ma così si risolve il problema rifiuti? No di certo. «Se ci troviamo in questa situazione oggi è perché la politica tutta, negli ultimi dieci anni, ha preferito non guardare al problema e non affrontare il tema nel modo giusto. Una delle prime cose che ho fatto, una volta diventata assessore all’Ambiente – ricorda – è stata proprio quella di razionare il conferimento dell’indifferenziato ogni due settimane, ma sono piovute critiche. Io so bene in che direzione sto andando, chiederei piuttosto un esame di coscienza a chi ha governato negli ultimi anni ma ha preferito usare il paraocchi piuttosto che affrontare il problema in modo serio».