“Trignina”: mille giorni dopo, il secondo tentativo dei sindaci con Salvini (sperando vada meglio)

Quasi mille giorni dopo, i sindaci del Vastese e del Molise incontreranno nuovamente il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini rimettendo sul tavolo la Statale 650 “Trignina”. Era il 18 aprile 2023 quando i primi cittadini in fascia raggiunsero Roma riportando a casa la promessa di una valutazione del raddoppio tratto Trivento-San Salvo [LEGGI].

Da allora, non solo non si sono avute notizie su un’opera complessa e che richiede importanti risorse economiche, ma nulla è stato fatto neanche sul fronte di un potenziamento dei controlli nei confronti di chi preme troppo sull’acceleratore, autentica piaga su questa arteria che collega Abruzzo e Molise. In questa direzione c’è stata solo l’ordinanza, nel mese di giugno, di abbassamento dei limiti a 70 km orari, motivata dall’Anas proprio con l’assenza di controlli che garantiscano la necessaria sicurezza.

Il dibattito, dopo due anni e mezzo di silenzio, si è riacceso, come prevedibile, dopo una nuova vita spezzata (quella di Valentino Canzona, 31enne di San Polo Matese, morto il 12 agosto nel tratto sansalvese).
Lo scontento tra gli amministratori non manca, d’altronde in questo tempo intercorso, istituzioni sovracomunali e forze dell’ordine si sono più volte rimpallate l’impegno di incrementare i controlli anche chiamando in causa i piccoli comuni sprovvisti di polizia locale.

Oggi, quindi, le richieste ruotano intorno a due temi. Innanzitutto quello infrastrutturale, per la prima volta – nell’incontro di ottobre – è stata sparata una cifra: 190 milioni di euro per il raddoppio per lotti funzionali da Trivento a San Salvo [LEGGI]. Il Ministero, il 30 settembre scorso, si è detto disponibile a finanziare lo studio di fattibilità: insomma, un piccolo passo per uscire dall’anno zero [LEGGI]. Per il grosso delle risorse, il raddoppio dovrà essere inserito nel contratto di programma tra Mit e e Anas (altro annuncio già sentito negli incontri di fine 2022, seguiti ad alcuni incidenti mortali, e mai concretizzatosi).

L’incontro del 30 settembre

Il secondo tema è quello dei controlli e delle sanzioni dei comportamenti criminali alla guida (velocità folli e sorpassi azzardati). Da ottobre, l’Anas ha fatto partire il monitoraggio dei vari tratti rilevando ampie infrazioni dei limiti con casi eclatanti di auto a 180 km orari. Si tratta del primo passo per chiedere al prefetto di Chieti l’installazione di strumenti per rilevare e multare i più indisciplinati. I sindaci premono per sistemi simili ai Tutor, in grado di calcolare anche la velocità media, ma nel vertice tenutosi a Vasto, l’Anas ha escluso tale soluzione eccessivamente costosa [LEGGI].

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