Si allontana l’ipotesi di vedere un centro servizi per la salute nella struttura dell’ex Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro. Questa mattina, nel corso del consiglio provinciale, è stata discussa la richiesta della Asl Lanciano Vasto Chieti di ottenere una proroga di sei mesi per la presentazione del relativo progetto rispetto al termine scaduto il 25 agosto.

Il consiglio – ai minimi termini, presenti solo il presidente Francesco Menna, Arturo Scopino, Carlo Moro, Silvia Di Pasquale, Marianna Apilongo e Alessandro La Verghetta – si è quindi espresso all’unanimità con la volontà di non concedere la proroga «per non compromettere la possibilità per la Provincia di dare seguito ad altre proposte di valorizzazione pervenute all’ente». Contestualmente, quindi, è stato dato mandato al servizio competente di avviare le istruttorie tecnico-amministrative per riscontrare le ulteriori manifestazioni di interesse già arrivate.

In una nota, la Provincia di Chieti sottolinea che resta la «disponibilità a eventuali e ulteriori interlocuzioni che dovessero provenire dall’Asl per il compendio immobiliare di Santa Maria Imbaro», ma ciò che sembra emergere dalla seduta di stamattina è il tramonto del progetto che avrebbe dovuto portare alla riorganizzazione dei servizi nell’area urbana di Lanciano. Pare che in ballo ci sia già una trattativa con un privato.
Alla fine del mese di febbraio, Provincia e Asl – dopo diverse aste per la vendita dell’immobile andate deserte – avevano raggiunto un accordo sulla conversione dell’ex centro di ricerca [LEGGI] che, in passato, ha rappresentato un’eccellenza in tutto il centro-sud [GUARDA]. L’ipotesi era stata accolta favorevolmente anche dal mondo politico e dagli esponenti regionali, come Tiziana Magnacca che aveva parlato di progetto innovativo [LEGGI].