Adesione-record alla “separation”: in 600 vogliono andare via dalla Stellantis di Atessa

Quasi 600 dipendenti vogliono andare via dalla Stellantis di Atessa. È l’effetto dell’accordo sulla separation raggiunto a giugno da azienda e sindacati per 402 uscite volontarie: i lavoratori che intendono lasciare la fabbrica con gli incentivi possono aderirvi fino a fine ottobre.

Sin da subito si è avuta la percezione che le uscite fossero più di quelle preventivate. A poco più di due mesi dal termine per l’adesione alla separation sono quasi 600 coloro che hanno fatto richiesta. Se tale numero restasse invariato, i livelli occupazionali dello stabilimento abruzzese scenderebbero da 4.800 a 4.200 unità.
Da qualche giorno, all’interno della fabbrica sono riprese le attività dopo le settimane di ferie estive. Dopo la fine della cassa integrazione, i lavoratori sono in regime di contratto di solidarietà, inoltre è ancora in vigore la sospensione del terzo turno, quello notturno. Misure che hanno drasticamente ridotto la produzione giornaliera: da una capacità di 970 veicoli al giorno, oggi si è passati a circa 650.

Una linea produttiva dello stabilimento di Atessa

E con tale numero di addetti in procinto di lasciare si potrebbe arrivare al paradosso di dover ricorrere a lavoratori da altri stabilimenti come accaduto nel 2023: allora, però, la necessità di chiamare operai del gruppo Stellantis da Melfi fu motivata da una lievitazione della produzione, ormai lontano ricordo.

Gli incentivi previsti dalla separation

Secondo l’accordo, ai dipendenti (operai, impiegati e quadri) «il cui rapporto di lavoro sarà risolto da parte aziendale, che non maturino i requisiti per un trattamento pensionistico nell’arco dei 48 mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, l’azienda erogherà i seguenti importi, in base all’età anagrafica:
55 anni e oltre, 33 mensilità più 30mila euro;
tra 50 e 54 anni, 30 mensilità più 30mila euro;
tra 45 e 49 anni, 24 mensilità più 30mila euro;
tra 40 e 44 anni, 18 mensilità più 20mila euro;
tra 35 e 39 anni, 12 mensilità più 20mila euro.

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