Particella 18, Marchese: «Ritirarla dalla vendita, qui un villaggio turistico-ambientale»

L’ex sindaco di San Salvo, Gabriele Marchese, torna a chiedere una destinazione diversa per la particella 18 alla marina sulla quale potrebbe essere consentita la realizzazione di palazzi alti 65 metri. In una lettera aperta indirizzata alla sindaca Emanuela De Nicolis, ai componenti di giunta e consiglio comunale, all’assessora regionale Tiziana Magnacca, al presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna, ai rettori delle università abruzzesi e ai responsabili delle associazioni ambientaliste Marchese torna a sottolineare le ragioni del “no”.

La lettera aperta

Gentilissimi,
vi scrivo in merito al “Piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni immobili di proprietà del Comune di San Salvo per il triennio 2025-2027 e relative varianti urbanistiche di cui alla Delibera di Giunta Municipale n. 6 del 08/01/2025. Rif. Bura ordinario, n. 11 del 19 marzo 2025. Con tale delibera il Comune di San Salvo intende alienare la ormai famosa “Particella 18” e con una variante al Prg dà la possibilità di costruire su quel terreno fino ad un massimo di 65 metri di altezza.

Ad oggi l’iter di approvazione non si è ancora concluso: infatti, dopo l’acquisizione dei pareri da parte degli organi preposti, la variante deve tornare in consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Se tale iniziativa andasse a conclusione si modificherebbero gli assetti urbanistici della Marina, creando uno squilibrio tra l’edificato esistente e le nuove costruzioni.

Ma il problema vero è che la Marina di San Salvo non ha bisogno di nuovi alloggi, ve ne sono già troppi e anche vuoti se poi si vogliono costruire nuovi alloggi si possono realizzare al di là della SS 16. Quel terreno di proprietà comunale è troppo prezioso per il futuro di San Salvo e per il suo ulteriore sviluppo turistico.
Vorrei ricordare che ai circa due ettari della particella 18 si possono aggiungere i terreni della fascia demaniale e di quella tratturale e che gli stessi complessivamente ammontano a circa cinque ettari. Questo spazio è l’unico rimasto di proprietà pubblica ed è l’unico ad avere una visuale dalla SS 16 al mare: privarsene per costruire edifici diventerebbe riduttivo rispetto a un utilizzo pubblico e dell’intera collettività.

Pertanto, invito il sindaco e l’intero consiglio comunale di ripensare a tale decisione e di ritirare dalla vendita la particella 18. Tale area può essere utilizzata per costruire un grande attrattore turistico-ambientale che faccia diventare la Marina di San Salvo punto di riferimento per la costa adriatica.
La proposta che mi permetto di avanzare e che ho già accennato in altre occasioni, è quella di destinare quell’area alla realizzazione di un villaggio turistico-ambientale per lo studio e la valorizzazione della flora, della fauna e degli ecosistemi marini, inserendovi anche l’attuale Biotopo costiero.

In sintesi, si tratta di costruire un villaggio turistico a basso impatto ambientale dove le scuole (e non solo esse) di ogni ordine e grado vengono a realizzare progetti formativi e di educazione ambientale. Per dare attuazione a questo progetto occorre mettere insieme, attraverso la costituzione di una fondazione, il Comune (che ne diventa il promotore), la Provincia, la Regione, l’università, le associazioni ambientaliste, tutti con il compito di curare l’aspetto scientifico e formativo. Per quanto riguarda la gestione del villaggio turistico (campus) bisogna individuare dei privati attraverso una gara pubblica.

La realizzazione di questo progetto farebbe fare un salto di qualità alla nostra Marina e porterebbe valore aggiunto al turismo della Costa dei Trabocchi. Si tratta di un progetto ambizioso, ma San Salvo ha l’intelligenza e le energie per poterlo realizzare, tessendo le giuste relazioni e i dovuti rapporti con gli altri enti. 
Confido nel buon senso, nella disponibilità e nella responsabilità di ognuno.                                                                     

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