«Il gip ha respinto la richiesta di obbligo di dimora, la misura cautelare chiesta dal pm. I miei assistiti si sono sottoposti all’interrogatorio, chiarendo che non c’era nessun intento di alimentare odio razziale, cosa tra altro testimoniata anche dalla presenza, all’interno della tifoseria, di persone di nazionalità non italiana. In questo senso, abbiamo anche prodotto le foto degli striscioni antirazzismo che hanno esposto durante le partite». L’avvocato Fiorenzo Cieri spiega la posizione dei suoi cinque assistiti.

Sei le persone indagate dalla procura di Sulmona, che nei loro confronti ha ipotizzato lesioni aggravate per l’episodio avvenuto il 5 gennaio dopo la partita di calcio Sulmona-Pro Vasto del campionato regionale di Eccellenza. Secondo l’accusa, sei persone avrebbero insultato e picchiato un tunisino usando anche l’asta di una bandiera. La denuncia era scattata dopo l’intervento sul posto di un agente di polizia fuori servizio.
Assistiti dagli avvocati Fiorenzo Cieri e Samantha Zaccardi, sono stati interrogati dal pm, chiarendo tutto e producendo le foto degli striscioni esposti durante le partite per testimoniare il loro impegno contro il razzismo. «La richiesta di misura cautelare è stata respinta – conclude Cieri – andremo fiduciosi a processo».