La nuova legge regionale sull’individuazione delle “aree e superfici idonee e non idonee all’installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile” nel Vastese sarà applicabile a due progetti.
Lo si deduce dall’articolo 5 “Disposizione transitoria” che nei giorni scorsi era stata al centro delle rimostranze dei sindaci e di numerose polemiche. Il testo finale dell’articolo 5 recita: «Le disposizioni di cui alla presente legge non si applicano alle istanze presentate e non ritenute inammissibili e/o improcedibili e/o irricevibili alla data di pubblicazione sul Burat della deliberazione di giunta regionale n. 790/c del 3.12.2024».
La data di pubblicazione a cui si fa riferimento è il 18 dicembre 2024 che fa quindi da discrimine sull’applicazione della legge. I due progetti depositati successivamente sono entrambi della Edison e riguardano i comuni di Torrebruna (data istanza 28 dicembre 2024) e Schiavi di Abruzzo (data istanza 20 dicembre 2024).

Tutti gli altri riguardanti il Vastese non saranno normati da quanto deciso oggi dal consiglio regionale, a partire dal progetto di Liscia la cui istanza ha la data di appena due giorni prima (16 dicembre 2024). Gli altri – che seguiranno quindi l’iter ordinario antecedente a questa legge – sono i progetti eolici Abruzzo, Collechiesi, Carpineto Sinello, Dogliola-Fresa-Lentella e Fresagrandinaria e quelli solari di Cupello (l’istanza in questo caso è del 12 dicembre 2024), Furci e Valle Cena. Escluso dalla nuova normativa anche l’eolico offshore davanti alla costa vastese, l’istanza risale al 10 novembre 2023.