«Ho inviato una richiesta formale al neo direttore generale della Asl02, dottor Mauro Palmieri, per ottenere chiarimenti urgenti sulla grave situazione che coinvolge i bambini autistici e le loro famiglie nel territorio della Asl Lanciano-Vasto-Chieti. La gestione delle cure e l’accesso ai servizi riabilitativi per questi piccoli pazienti presentano criticità inaccettabili, che richiedono risposte immediate e interventi concreti». Vincenzo Menna, consigliere regionale di Abruzzo Insieme chiede ai vertici dell’azienda sanitaria chiarimenti su «due episodi emblematici della drammatica condizione in cui versano i servizi sanitari per i bambini con disturbo dello spettro autistico».

«Il primo caso riguarda tre bambini autistici per i quali il Tribunale di Chieti ha emesso ben tre ordinanze, imponendo alla Asl di attivare immediatamente i percorsi riabilitativi. Nonostante ciò, l’unica soluzione proposta dall’azienda sanitaria è stata l’invio in una struttura a 80 chilometri di distanza dalle loro residenze. Questo significa imporre ai piccoli pazienti e alle loro famiglie viaggi estenuanti fino a quattro volte a settimana, annullando di fatto i benefici delle terapie e aumentando enormemente stress e disagi. È una scelta inaccettabile e contraria ai principi di prossimità delle cure sanciti dalla giurisprudenza. Il secondo caso – prosegue Menna – è quello di una bambina di 8 anni, autistica, costretta ad attendere fino a gennaio 2027 per una visita presso il reparto di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale San Camillo De Lellis di Atessa. Una tempistica semplicemente scandalosa, che priva la minore del diritto alla salute e mette in evidenza la drammatica carenza di personale specializzato. Nonostante le rassicurazioni ricevute negli anni dalla Asl e dall’ex direttore generale Thomas Schael, la realtà è che l’emergenza non è mai stata risolta. Il personale è largamente insufficiente per smaltire le richieste e garantire un’adeguata presa in carico. A fronte di un bacino di utenza molto vasto, la Neuropsichiatria infantile della Asl Lanciano-Vasto-Chieti può contare su soli 27 operatori, un numero nettamente inferiore rispetto alla Asl di Pescara, che con un’utenza più ridotta dispone di 40 operatori. Questa disparità è inaccettabile e dimostra l’urgenza di un intervento strutturale. Chiedo quindi al dottor Palmieri di fornire risposte chiare e immediate su come intenda affrontare questa situazione. Non è tollerabile che i bambini e le loro famiglie debbano continuare a subire ritardi, disagi e soluzioni inefficaci. La Asl deve garantire cure tempestive e vicine al domicilio dei pazienti, nel rispetto delle sentenze giudiziarie e del diritto fondamentale alla salute. Mi aspetto che la nuova direzione prenda atto della gravità della situazione e agisca con urgenza».