Il progetto di variante alla Statale 16 in fase autorizzativa rischia di paralizzare la parte più a sud di San Salvo Marina. Prosegue il dibattito sull’opera che dopo decenni di discussioni è approdata al ministero dell’Ambiente. Se finora le criticità – riguardanti le mancate migliorie per il tratto che precede via Ragusa a Vasto Marina – erano state sollevate soprattutto dagli esponenti vastesi, a suonare un campanello d’allarme sul lato opposto è l’ex sindaco sansalvese Gabriele Marchese che chiede di aprire il dibattito con un consiglio comunale straordinario.
«Questa – dice a Chiaro Quotidiano – era la soluzione che avevo proposto a Luciano Lapenna nel 2007. L’idea era di realizzare, in attesa della variante completa, una soluzione immediata e meno costosa».
Tale soluzione però rischierebbe di «spostare il traffico da Vasto Marina e scaricarlo tutto su San Salvo Marina». L’ex primo cittadino prende in esame quello che accadrebbe dopo il raccordo con la Statale “Trignina”. Chi intende proseguire verso Sud, quindi verso il Molise, dovrebbe percorrere la rampa che scende sull’attuale sede della Statale 16 – in prossimità della stazione di servizio Agip – nell’ultimo tratto abruzzese, quello prima della rotatoria con via Andrea Doria.
Questa parte di Statale è già nota, soprattutto d’estate, per la saturazione a cui va incontro per la mole di auto dirette (o di ritorno) verso il mare e verso il centro commerciale “Costa Verde” di Montenero di Bisaccia. «Si andrebbe, quindi, ulteriormente a peggiorare un problema già grave – dice Marchese – La variante va portata fino a dopo il ponte sul fiume Trigno, in terreno di Montenero; dal tracciato ora previsto deve proseguire dietro l’rsa “San Vitale” e oltrepassare il centro commerciale».
Quindi, l’ex sindaco invita ad accendere il confronto pubblico (finora non ci sono state prese di posizione in questo senso dai vari schieramenti politici cittadini): «Rivolgo un invito alla sindaca e all’intero consiglio comunale: bisogna studiare questo progetto e presentare le osservazioni. Bisogna convocare un consiglio comunale straordinario invitando associazioni e portatori d’interesse di questa città affinché se ne discuta pubblicamente e tutti siano consapevoli di cosa si sta facendo».
«Dopo 20 anni che se ne parla, ci ritroviamo a discutere di una variante minima, va bene, ma bisogna migliorarla perché scaricare il traffico su metà della marina di San Salvo significa paralizzarla e noi non ce lo possiamo permettere perché abbiamo una situazione urbanistica attuale di eccellenza».