Si è chiuso col segno meno il bilancio del porto di Vasto. A Punta Penna la movimentazione delle merci ha fatto registrare un -15 %, passando dalle 572mila 810 tonnellate del 2023 alle 489mila 445 del 2024. «Sono diminuiti – comunica la Regione Abruzzo – sia l’import di rinfuse liquide (-10%), in particolare di prodotti petroliferi raffinati (-36%), sia la movimentazione di merci solide (-14%), per le minori importazioni dei prodotti alimentari, di materie plastiche e di altre tipologie merceologiche. Da agosto, inoltre, si è interrotto l’export dei veicoli nuovi (-61%)». «Un dato – commenta Tiziana Magnacca, assessora regionale alle Attività produttive – che rispecchia purtroppo la crisi in corso dell’Automotive e su cui incide anche la necessità di espansione dello scalo così da poter differenziare le tipologie di traffico e le quantità di merci fornite».
Ortona in crescita
Trend positivo, invece, per il porto di Ortona, che «ha chiuso il 2024 con una movimentazione di merci di 1.274.450 tonnellate, in crescita dell’8% rispetto al 2023 quando furono 1.179.303 tonnellate. Un andamento positivo su cui ha inciso il buon risultato delle rinfuse (+13%), cresciute da 748.719 tonnellate del 2023 a 849.532 tonnellate, dovuto in particolare allo sbarco dei cereali e dei prodotti metallurgici. Sono state leggermente in calo, invece, le rinfuse liquide (-1%). Nello scalo ortonese, il traffico crocieristico nel 2024 si è chiuso con una crescita del +46,9% (686 transiti) con l’ultimo attracco a novembre della nave Artemis.
«Riteniamo che possa essere ulteriormente incrementato il sistema portuale abruzzese per il movimento delle merci per utilizzare la cosiddetta autostrada del mare. I dati riferiti al 2024 diffusi dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale relativi alla provincia di Chieti, e nello specifico ai porti Ortona e Vasto, hanno fatto registrare un incremento di poco inferiore alle 12 mila tonnellate rispetto all’anno precedente».