Un encomio per Giovanni Caravelli, il direttore dell’Aise che ha avuto un ruolo importante nella liberazione di Cecilia Sala, la giornalista arrestata in Iran e detenuta per 21 giorni nella prigione di Evin a Teheran. La proposta è contenuta in una risoluzione presentata in Consiglio regionale da Francesco Prospero (FdI).
«Giovanni Caravelli incarna i valori più alti della nostra terra: il coraggio, la dedizione e il profondo senso di giustizia. Il suo intervento decisivo per la liberazione della giornalista Cecilia Sala è un atto che onora non solo l’Abruzzo, ma l’intero Paese, dimostrando come i principi di legalità e umanità possano fare la differenza anche nelle situazioni più critiche», afferma Prospero.
Nato a Frisa, Caravelli ha rappresentato con fierezza il nostro territorio ai più alti livelli istituzionali, da consigliere militare Onu in Afghanistan a Direttore dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (Aise). Il suo operato testimonia come la legalità non sia solo un valore da difendere, ma un faro guida per azioni concrete che proteggono vite umane e rafforzano il prestigio internazionale dell’Italia.
«Come presidente dell’Osservatorio sulla legalità, ritengo fondamentale celebrare chi, come Caravelli, ha dedicato la propria carriera a difendere la giustizia e la sicurezza, divenendo un esempio per le generazioni future. L’encomio rappresenta un tributo dovuto a una carriera che ha portato lustro all’Abruzzo e all’Italia, un riconoscimento a un uomo che ha saputo unire competenza, umanità e patriottismo in un percorso di straordinario valore.