C’è la PAS, sindrome da alienazione parentale, al centro dell’iniziativa in programma sabato 7 maggio alle 17 in piazza Barbacani a Vasto. La sindrome, definita “un incitamento ad allontanarsi da uno dei due genitori, portato avanti intenzionalmente dall’altro genitore attraverso l’uso di espressioni denigratorie e false accuse”, è stata per anni oggetto di dibattito politico e giuridico, ripetutamente smentita dalla scienza e da sentenze di tribunale. Una battaglia durata a lungo, vinta in Cassazione nei mesi scorsi da Laura Massaro.
«La PAS non esiste – si legge nel comunicato stampa dell’iniziativa, accompagnato dall’hashtag, #siamotutteLaura – ma continua a perseguitare madri e figli. Non si reprimono in troppi tribunali i “padri” violenti ma le madri in omaggio alla falsa e inesistente “sindrome da alienazione parentale” secondo cui non è il padre ad esser violento ma la madre che aliena i figli, non è lui oppressore ma lei “madre malevola”. Una persecuzione nazista, nata la prima volta durante il regime hitleriano, e che è giunta fino ai giorni nostri. Amata e portata avanti dagli stessi che si proclamano defensor fidei della famiglia, che guai a chi tocca il sacro istituto del matrimonio».
L’attuale formulazione della PAS, aggiungono, «è stata realizzata da Richard Gardner negli Stati Uniti negli anni Ottanta, alcune sue teorie sono di fatto giustificazioniste della pedofilia e della violenza pedofila di padri nei confronti delle figlie. Accanto a Laura Massaro e a tutte le madri in lotta, contro le aberrazioni, le ingiustizie e le persecuzioni della PAS e di ogni violenza istituzionale contro le madri, si scenderà in piazza sabato 7 maggio dalle ore 17 per un sit in che si terrà in piazza Barbacani a Vasto».
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