Con un comunicato divulgato alla stampa, un nutrito gruppo di tifosi del Lanciano Calcio, illustra le proprie perplessità sulla gestione della squadra rossonera e soprattutto su quale futuro possa esserci per la società, e per i colori cittadini che, solo qualche anno fa calcavano i prestigiosi palcoscenici della serie B, e su cui oggi ci sono parecchie incertezze e nubi nere che ne oscurano un futuro che dovrebbe essere pianificato e portato avanti con progettualità ed oculatezza. Questo non è il primo gesto di dissenso della piazza frentana che già nel recente passato aveva dimostrato di non gradire la gestione dell’istrionico presidente Max Pincione.
Questo il testo della nota:
«Giunti al termine di un’ennesima stagione “non esaltante” per i nostri gloriosi colori, assistiamo ancora a un indifferente silenzio circa il futuro del calcio in Città, nonostante l’impegno sul campo e l’attaccamento ai colori rossoneri dimostrati dalla squadra.
Nessuno può essere soddisfatto per quanto visto negli ultimi 2-3 anni!
Degli annunci roboanti, delle presentazioni in pompa magna in surreali conferenze stampa, delle fantomatiche ed improbabili cordate locali interessate a risollevare le sorti del Lanciano e dei proclami di risalita per amore dei colori rossoneri, non restano tracce.
La realtà è stata, invece, molto diversa, cruda e amara.
Si sono succedute, infatti, gestioni che hanno oscurato e ridicolizzato tutto il buono fatto negli ultimi 25 anni di calcio. Abbiamo subito umilianti sconfitte sul campo, con gestioni approssimative, prive della minima programmazione, ma soprattutto è mancato un qualsivoglia progetto serio in grado di far intravedere o percepire quella rinascita che le proprietà sbandieravano. L’ultimo colpo assestato al calcio della squadra cittadina militante nel campionato di Eccellenza, è stato l’azzeramento del settore giovanile, che ha fatto il paio con la condizione disastrosa del terreno di gioco dello Stadio “G. Biondi”, assolutamente imparagonabile a quella che era la situazione quando le gare della nostra squadra erano trasmesse in tv.
Ma non è ora di voltare pagina?
È tempo di reagire, occorre un sussulto di orgoglio da parte di tutti, istituzioni e imprenditori, per riprendere le fila di un discorso calcistico, non fine a sé stesso. Il buon calcio e un buon settore giovanile, promuovono la città e il suo territorio, aiutano le nuove generazioni a crescere seguendo valori positivi, tenendoli fuori da pericoli e da cattive abitudini.
Occorre un progetto che riparta dall’Eccellenza, verso nuovi e ambiziosi traguardi.
Sarebbe sbagliato farsi tentare dal ripartire da categorie inferiori, perciò bisogna unire gli sforzi per perseguire un percorso in grado di restituire dignità e immagine al calcio lancianese; ciò rappresenterebbe, in realtà, anche un appeal per la nostra città. Nel calcio nessuno si può permettere di dire che il presidente della società è il padrone assoluto e i tifosi e i cittadini non contano nulla.
A questo punto è necessario l’impegno effettivo e concreto dei rappresentanti delle istituzioni, dell’imprenditoria, dei tifosi e di tutta la nostra città.
Filippo Torriero, Celeste Ciarelli, Simone Morgione, Assunta Amalia Di Florio, Enrico Natarella, Barbara Ucci, Cherubino Di Bello, Rosalba Ucci, Vincenzo Marchetti, Teresa Ucci, Simona Russo, Domenico Angelucci, Mirella Di Stefano.
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