«Donatella, Giuliana, Luisa, Carmela, Valentina e tante altre. Donne che non ci sono più perché qualcuno ha deciso di eliminarle, di ucciderle. La violenza sessuale contro le donne e le ragazze affonda le radici in secoli di dominazione e di sopraffazione. E sarebbe un errore definirla emergenza perché il fenomeno è sistemico e può avere tanti volti».
Di questo si parlerà a San Salvo, sabato 16 novembre (18), da Moliere Bistrot Caffè Letterario in via Duca degli Abruzzi 37b. L’occasione è la presentazione del libro Mostri di Giovanni Mancinone, Rubbettino editore. L’incontro è organizzato in collaborazione con il Lions Club San Salvo e vedrà la partecipazione dell’autore del libro che dialogherà con Virginio Di Pierro e lo psicologo e psicoterapeuta Christian Valentino. A leggere alcuni brani del libro ci sarà Anna Santoro.
«Il tema della violenza di genere è di grande attualità e va riconosciuta subito per poterla combattere meglio – spiegano gli organizzatori – Può essere fisica, psicologica, economica, giuridica e culturale. Cosa fare, quali gli strumenti disponibili e i centri antiviolenza raggiungibili, anche telefonicamente, tutti i giorni: parleremo anche di questo».
«Mostri. Quando non c’è più l’amore è un libro che aiuta a riflettere. Contiene dieci capitoli, undici sono le vittime. Le cronache raccontate in questo libro – scrive Roberta Carlini già direttrice de Il manifest – hanno in comune territori dove apparentemente il vivere è quieto e tutto è vicino. E vicini, troppo vicini sono gli assassini: tutti maschi. In comune tra le storie raccolte, indagate e raccontate da Mancinone c’è anche un altro elemento: si poteva evitare, bastava dire, non nascondere, non aspettare. In alcuni casi, ci sono colpe pubbliche. In tutti, segreti privati, nascosti per la paura di rompere la patina del quieto vivere. I pezzi di cronaca ignorano le differenze tra sud e nord, campagne e metropoli, poveri e ricchi, e compongono una unica storia, quella di un Paese nel quale le donne sono infinitamente più forti rispetto a soli pochi decenni fa, ma troppo spesso pagano la loro forza, la loro indipendenza, il loro “no”, con la vita».
La prefazione è stata scritta da Oria Gargano, presidente della cooperativa BeFree che si occupa della gestione di numerosi centri antiviolenza in Abruzzo, Molise e Lazio. Mostri ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero. Premiato a Vasto al “Premio Emily, i mille volti della violenza”, a Siena, Lugano, Rimini, Lecce ed è finalista al Premio Piersanti Mattarella e al Città di Como.
Giovanni Mancinone (Castelmauro, 1951) è un giornalista professionista. Ha pubblicato Molise criminale (Rubbettino editore) che ha ottenuto numerosi riconoscimenti (Premio Piersanti Mattarella, vincitore sezione inchiesta, Premio storico-letterario Parole Chiave Comune Polesella, Premio Omcon 2022 per l’informazione, Premio nazionale letteratura italiana contemporanea 2022/2023). Prima di entrare in Rai, dove ha ricoperto il ruolo di vicecaporedattore nella redazione della Tgr del Molise, ha scritto per l’Unità, Paese Sera, Rassegna Sindacale e Il Tempo. Ha diretto Il Chimico Professionista, Molise Oggi, Molise Insieme e altri periodici sia in Molise che nel Lazio.