Aumentare la potenza riducendo sensibilmente il numero di impianti. È l’obiettivo del progetto della Edison che a breve prenderà il via in Alto Vastese e coinvolgerà i territori di Montazzoli, Roio del Sangro e Monteferrante dove insiste uno dei primi parchi eolici tra i più grandi e alti d’Europa.
Si tratterà di un repowering – già concluso negli anni passati nei comuni di Castiglione Messer Marino, Schiavi di Abruzzo e Roccaspinalveti – che ridurrà il numero delle torri eoliche già presenti grazie a impianti dalle performance maggiori, lo si comprende già dai numeri: si passerà dai 40,2 MW prodotti oggi da 67 turbine da 600 kW l’una a 81 MW generati da 18 torri da 40,2 MW l’una. A guadagnarne sarà sicuramente l’impatto visivo con ben 49 torri in meno. C’è da dire che ad aumentare insieme alla produzione sarà anche la dimensione: i futuri aerogeneratori saranno del modello V136 della Vestas, tra i più grandi in commercio per la terraferma, con un diametro di 136 metri, altezza della torre di 82 metri e un’altezza massima di 150 metri (con una delle pale in linea). Tali modelli sono già visibili nei territori dei comuni citati adiacenti dove il repowering è stato completato.
Nel video: il confronto tra gli attuali modelli (a sinistra) e i prossimi (a destra)
Serrati i tempi di rigenerazione dell’intero parco. I cantieri sono già stati aperti e sono in corso le operazioni preliminari. Dal febbraio 2025 inizierà lo smontaggio delle attuali torri, mentre il montaggio delle nuove inizierà dal maggio 2025 per concludersi a ottobre 2025.
Il progetto è stato presentato a Castiglione Messer Marino alla presenza dei vertici della Edison, del presidente della Regione Marco Marsilio, del consigliere con delega all’Energia Nicola Campitelli e di numerosi sindaci della zona.
«L’Abruzzo – ha detto l’ad Edison Fabio Lamioni – sarà la prima regione in cui il gruppo terminerà l’intero rinnovamento degli impianti. Un successo reso possibile dalla collaborazione preziosa con istituzioni locali e autorità. La produzione media aumenterà del 174% arrivando a soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 46mila famiglie». «È un risultato eccezionale – il commento di Marsilio – che incoraggia anche ad andare avanti e a guardare in termini positivi a questa tecnologia che, a volte, produce delle controindicazioni, dei conflitti».
A margine della presentazione, Marsilio ha rilasciato un’intervista durante la quale ha spiegato a che punto è il decreto aree idonee che servirà a individuare le zone dove localizzare gli impianti.