Tartaruga curata riprende a nuotare: il rito del ritorno in mare a 10 anni dai capodogli spiaggiati

Torna a nuotare in Adriatico una tartaruga curata dal Centro studi cetacei. Si rinnova a Vasto il rito del ritorno in mare di una testuggine nell’anniversario dello spiaggiamento dei capodogli sull’arenile di Punta Penna. Era la mattina del 12 settembre 2014, quando sette cetacei si arenarono a riva [il VIDEO del salvataggio]. Centinaia di persone aiutarono guardia costiera, sommozzatori, Centro studi cetacei di Pescara, diretto da Vincenzo Olivieri, a spingere verso il largo i grandi animali marini. Fu una grande catena umana. In quattro tornarono a nuotare e si salvarono. Un grande gesto di generosità collettiva ricordato, nel decennale, con il Festival dei sette capodogli LEGGI.

Video di Nicola Cinquina

«Oltre al ricordo dei capodogli – dice il sindaco, Francesco Menna – quest’anno abbiamo voluto sottolineare l’importanza della tutela di un’altra specie simbolo del nostro mare: la tartaruga Caretta Caretta. La nostra costa è un habitat prezioso per questa specie, e il festival “I sette capodogli” è stata un’opportunità per sensibilizzare ancora di più la comunità sull’importanza della sua protezione. Negli ultimi anni, grazie all’impegno delle associazioni locali e delle istituzioni, abbiamo assistito a numerosi interventi di recupero di esemplari di questo tipo in difficoltà. Questi sforzi dimostrano che la sinergia tra enti e cittadini può davvero fare la differenza nella conservazione della biodiversità marina, e ci incoraggiano a continuare su questa strada per il futuro del nostro mare».

«L’intitolazione del viale ai capodogli, il gemellaggio con Cagnano Varano e il rilascio della tartaruga di questa mattina – commenta Gabriele Barisano, assessore all’Ambiente – sono gesti simbolici che rafforzano il legame tra la comunità e l’ambiente. Ora guardiamo al futuro con il sondaggio che valuterà la possibilità di recuperare lo scheletro di uno dei cetacei rimasti a terra, un progetto ambizioso che ci permetterà di preservare e trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della conservazione ambientale».

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