Cinque Comuni uniti da tredici sentieri escursionistici e ciclabili per una lunghezza complessiva di 103 chilometri. È il progetto Le colline dei Trabocchi, brand che mette insieme Scerni (comune capofila), Casalbordino, Monteodorisio, Pollutri e Villalfonsina. L’iniziativa è stata finanziata con 140mila euro dal Gal Costa dei Trabocchi con l’obiettivo di mettere concretamente in rete la costa con le aree collinari a ridosso della Via Verde e creare un’area turistica fruibile, organizzata e attraente grazie al coinvolgimento di operatori pubblici e privati.
Il progetto
Il progetto si svilupperà per gran parte su strade comunali esistenti (alcune tracce saranno invece di nuova realizzazione) che richiedono piccoli interventi di sistemazione (sistemazione del fondo, pulizia ecc.) e apposizione della cartellonistica per renderle fruibili a camminatori e amanti delle due ruote.
La rete escursionistica avrà il proprio punto d’accesso a Casalbordino, inserita nella Via Verde, e grazie a bretelle di collegamento sarà possibile raggiungere gli altri comuni dell’entroterra. Gli escursionisti saranno guidati da segnaletica orizzontale e verticale lungo tutti i percorsi individuati e da frecce direzionali da posizionare in corrispondenza dei bivi più problematici.
I sentieri individuati sono tredici, per una lunghezza complessiva di 103 km: sentiero della Pace Monteodorisio-Casalbordino Lido; sentieri Riserva naturale “Bosco di Don Venanzio”; sentiero “Mirella La Palombara”; anello di Pollutri; collegamento Pollutri-Scerni; anello delle contrade di Scerni; anello Villalfonsina-Casalbordino; anello dei miracoli; anello dei calanchi;
anello Pollutri; Casalbordino-Marina di Casalbordino; Miracoli-Sentiero “Mirella La Palombara”; sentiero “San Berardino”.
La rete sentieristica sarà arricchita da dieci punti d’interesse e altrettante aree turistiche collegati tra loro e dotati di totem che grazie a Qr code permetteranno al turista di approfondire la conoscenza del territorio «attraverso un emozionante percorso esperienziale del territorio», si legge nel progetto. Per ogni area e punto di interesse una voce narrante racconterà al visitatore la storia, la tradizione e la poesia del paesaggio.
«Brand per lanciare il nostro turismo lento»
«L’obiettivo principale del progetto – spiega il sindaco di Scerni, comune capofila, Daniele Carlucci – è la valorizzazione dei nostri borghi storici, delle eccellenze enogastronomiche, del patrimonio ambientale e culturale esistente, favorendo uno sviluppo del turismo attivo che va alla ricerca di esperienze ricercate e di grande valore. Il nostro territorio ha bellezze e risorse uniche nel suo genere; da qui la necessità di elaborare un progetto capace di farle emergere per farle conoscere ai tanti turisti che già frequentano la Costa dei Trabocchi».
«Attraverso il connubio tra il turismo enogastronomico e il turismo lento, creiamo un nostro specifico brand che faccia scoprire circuiti e collegamenti all’interno del territorio fra i paesaggi delle nostre bellissime colline – aggiungono i sindaci Filippo Marinucci (Casalbordino), Nicola Di Carlo (Pollutri), Mimmo Budano (Villalfonsina) e Catia Di Fabio (Monteodorisio) – con nuovi percorsi da percorrere a piedi e in bici che collegano sia i nostri comuni sia l’entroterra con la costa dei trabocchi. Tutto ciò rappresenta un nostro ottimo punto di partenza che permetterà lo sviluppo turistico locale delle Colline dei Trabocchi».
Presente all’illustrazione del progetto anche Carlo Ricci, direttore Gal Costa dei Trabocchi: «La valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale di un territorio è sicuramente diventata negli ultimi anni un’opportunità concreta di investimento e di sviluppo. Per far sì che questo avvenga è indispensabile che i beni culturali e ambientali del territorio diventano fruibili in modo da poter essere comunicati, esportati e resi attraenti. In questo processo è necessaria una sinergia territoriale in cui l’integrazione con il territorio e con le comunità locali diventa elemento essenziale per permettere lo sviluppo dell’offerta turistica».