Il rischio che la Via Verde resti un’incompiuta è concreto, il grido di dolore e sdegno del sindaco di Torino di Sangro, Nino Di Fonso, lo conferma. Entro il 31 dicembre 2023 si sarebbe già dovuto procedere all’aggiudicazione dei tratti mancanti (Lago Dragoni, Casalbordino e Vasto), invece la Regione ha fermato i Comuni che stavano procedendo celermente, tra i quali, appunto, Torino di Sangro.
Ora, quel grido di dolore raccolto da Chiaro Quotidiano viene rilanciato dalla consigliera regionale della Lega, Sabrina Bocchino che attacca la rimodulazione del Pnrr: «Pieno sostegno al sindaco Di Fonso. La Via Verde non può rimanere un’altra incompiuta, soprattutto quando il suo nome è divenuto un brand che viene venduto in giro per il mondo. La rimodulazione del Pnrr penalizza fortemente questo territorio non consentendo la realizzazione di un tratto fondamentale perché quel progetto che non è solo del Chietino o abruzzese, ma nazionale perché rientra in quel percorso ciclabile che, attraversando ben 7 regioni italiane, dovrebbe decorrere da Trieste fino a S. Maria di Leuca».
«Comprendo l’abbattimento morale del primo cittadino sangrino che sento anche un po’ mio – dice Bocchino – perché troppo spesso siamo abituati a trovarci di fronte a situazioni di stallo, e in questa occasione il rammarico è ancora più grande perché si era ad un passo dal poter avviare la realizzazione di quel tratto senza il quale, ha ragione Di Fonso, la pista viene letteralmente tagliata in due con ricadute importanti in primis in termini reputazionali anche a livello europeo con danni anche ai comparti turistico e agroalimentare che di quel brand hanno fatto anche un loro motore propulsivo. Credo che tutti dobbiamo impegnarci nella stessa direzione perché si possa giungere all’importante traguardo di vedere finalmente completata questa importante infrastruttura che già tanti appassionati richiama in tutto il territorio costiero teatino».
Per ora non ci sono certezze sulle tempistiche – se non che per il 2024, e probabilmente 2025, la Via Verde resterà ancora incompleta nonostante l’inaugurazione – necessarie affinché siano realizzati i collegamenti con i tratti del Vastese: ai sindaci convocati in Regione è stato ipotizzato il mese di giugno come possibile data di aggiudicazione dei lavori, ma prima bisognerà sciogliere il nodo dei fondi che non ci sono più.
A parte che avevo già, purtroppo, pronosticato i fine lavori MAI per la Via Verde su questa rubrica in tempi non sospetti ma ora mi chiedo : siamo sull’orlo di una terza guerra mondiale ma nonostante ciò ogni giorno leggo del problema della pista a Torino di Sangro quindi l’uomo abruzzese è davvero rin…….. to!?