Gli avvistamenti cominciano a diventare molti e in luoghi distanti tra di loro. Più che di un lupo o un cane selvatico, si dovrebbe parlare al plurale. Per questo, tornerà a riunirsi a breve la task force istituita dal Comune di Vasto dopo che un esemplare «fenotipicamente riconducibile al lupo», si legge nei documenti ufficiali, ha attaccato quattro persone, tra cui due bambini a Vasto Marina un paio di settimane fa.
Polizia locale, polizia provinciale, protezione civile a Asl sono coinvolte nell’unità speciale di monitoraggio e ricerca, chieste dal sindaco, Francesco Menna, nella lettera rivolta a tutti gli enti competenti sulla fauna selvatica, compresi Regione e Ispra.
«Il monitoraggio è in corso – dice il comandante della polizia locale, Giuseppe Del Moro – ma, allo stato attuale, non c’è traccia in quella zona dell’animale selvatico. Recenti avvistamenti sono stati segnalati in luoghi diversi, in particolare lungo la strada provinciale 181 Vasto-San Salvo, in contrada Lota e in località Villa de Nardis. Si tratta di avvistamenti sporadici. Ne parleremo nella riunione di tutte le parti coinvolte, che convocherò a breve. Valuteremo anche l’eventuale spostamento della gabbia posizionata nella zona nord di Vasto Marina».
Il punto in cui sono stati posizionati lo strumento di cattura e la fototrappola è diventato frequentato non solo dagli addetti a monitoraggio, ma anche dal personale che ha provveduto, dopo settimane di pioggia, al taglio della vegetazione eseguito proprio in questi giorni. Lo sfalcio dell’erba ha reso visibile la gabbia, per cui l’ipotesi di utilizzarla altrove è concreta.
Di rischi e danni causati dalla fauna selvatica si è discusso nei giorni scorsi nel Consiglio comunale urgente convocato su richiesta dell’opposizione. Nella sua relazione, l’assessora alla Caccia, Licia Fioravante, ha citato la bozza di piano faunistico stilata da un esperto incaricato dall’amministrazione Menna. Il documento, che verrà approvato dalla Giunta in modo da consentire gli abbattimenti anche nelle riserve, individua nella proliferazione dei cinghiali il motivo della presenza dei lupi, che dei cinghiali sono predatori. Lo dimostrerebbero anche alcune carcasse di ungulati rinvenute proprio in questi giorni nelle campagne attorno alla città.