Miasmi a Punta Penna, sistema innovativo per controllare la qualità dell’aria

Un sistema innovativo consentirà di analizzare tutte le sostanze chimiche immesse nell’aria di Punta Penna. Saranno i cittadidini a segnalare i cattivi odori tramite il Nose, «già sperimentato a Sulmona, L’Aquila e Teramo. L’apparecchiatura verrà installata entro giugno. I cittadini, attraverso l’app, potranno inviare le segnalazioni sul sito dell’Arta. In relazione al tipo di odore si attiverà l’autocampionatore. I campioni prelevati saranno esaminati nel laboratorio di Teramo per le sostanze odorigene. Il sistema consentirà anche di rilevare la provenienza del cattivo odore. Quindi invieremo la segnalazione a Procura, carabinieri forestali e al sindaco, che è autorità sanitaria e può disporre l’eventuale chiusura dell’attività», spiega Massimo Giusti, funzionario dell’Arta (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente), che partecipa all’incontro pubblico tra amministrazione comunale, ambientalisti e imprenditori.

Risponde alle domande di Pietro Smargiassi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: «Quanti prelievi l’Arta ha eseguito ogni anno? Di giorno o di notte? Se è stato rilevato un elemento nocivo nell’aria, l’Arta cosa ha fatto?». Giusti risponde che «i rilievi sono stati eseguiti tramite sopralluoghi nelle aziende, non rilevando sostanze nocive, Se troviamo sostanze nocive, le segnaliamo alla Regione, che è l’ente competente».

Vincenzo Ronzitti, ex tecnico dell’Arta, invita a «non creare aspettative, si tratta di un sistema sperimentale». Giuseppe Di Marco, presidente regionale di Legambiente, esorta: «Dobbiamo uscire da questa contrapposizione ambiente-industria».

Claudio Pepe, amministratore delegato della Eco Fox, annuncia «con la Zes migliorie al nostro impianto di depurazione, una centrale termica con generatore di corrente, cambiare il parco serbatoi e spostare le pensiline di carico per evigtare che i mezzi debbano attraversare la strada» e, soprattutto, un impianto che consentirà di utilizzare acqua industriale e non acqua potabile, con il conseguente risparmio di centomila litri l’anno.

Gianfranco Basterebbe, presidente della Sasi spa, la società che gestisce il servizio idrico, afferma che il depuratore di Punta Penna è efficiente, ma rivela che di recente «sopra le macchine si è formata una polverina gialla. L’odore era talmente forte, che i nostri tecnici si sono dovuti allontanare».

Menna dà appuntamento a un secondo incontro «dopo il 30 maggio, quando la Provincia avrà approvato il Prt (Piano regolatore territoriale», che consentirà di «valutare l’arretramento della zona industriale».

Il commento di Lino Salvatorelli dell’Arci:

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