Due varianti per raddrizzare la SS 650 “Trignina” e non un raddoppio da Trivento a San Salvo come annunciato fino a due mesi fa. Torniamo a parlare dei progetti per migliorare la viabilità di una delle più importanti strade extraurbane del territorio, che collega Abruzzo e Molise, usata quotidianamente per raggiungere la Campania e il Lazio oltre che come “raccordo commerciale” tra A14 e A1.

Nell’incontro tenutosi a Roma il 13 novembre, disertato dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, è emerso dai tecnici dell’Anas che le ipotesi al vaglio riguardano principalmente due tratti – uno a Fresagrandinaria, l’altro a Mafalda – e numerosi svincoli. L’obiettivo è rendere meno tortuoso l’attuale tracciato per adeguarlo alle manovre di sorpasso. Le ipotesi sul tavolo sono state illustrate ai sindaci e ai rappresentanti istituzionali presenti.
Due opzioni per Fresagrandinaria
Nell‘elaborazione grafica di Chiaro Quotidiano è possibile osservare innanzitutto le ipotesi per il tratto fresano, oggi contraddistinto da diverse semicurve. L’Anas pensa a due soluzioni.
La prima (tracciato azzurro sulla mappa) è a monte dell’attuale tracciato e prevede un rettilineo di un 1,3 km tra le due principali curve di 600 e 800 metri di raggio. L’intera opera misurerebbe 1,9 km e prevede una variante in trincea, con una pendenza del 2,5% e scavi fino a 5 metri.

La seconda opzione (tracciato rosso sulla mappa), a valle, almeno nel primo tratto, in direzione San Salvo, non si discosterebbe molto dall’attuale percorso per poi allontanarsi dalla principale semicurva presente. Lo sviluppo dell’opera è di 2,4 km complessivi e la vicinanza all’attuale tracciato potrebbe comportare maggiori problemi di cantierizzazione (circostanza evidenziata dalla stessa Anas). Si prevedono scavi fino a 3 metri con la variante finale dalla pendenza dell’1,5%.
A Mafalda la traslazione dello svincolo
Nel tratto di competenza del comune molisano c’è allo studio un nuovo tracciato di 1,3 km (in rosso sulla mappa) che eliminerebbe le attuali tortuosità. Per questa variante, dalla pendenza massima del 2%, è prevista anche la traslazione, di 50 metri a nord, dello svincolo con nuove corsie. In caso di realizzazione, l’attuale tracciato sarebbe sottoposto a rinaturalizzazione.

Lo svincolo di San Salvo
L’opera che ha maggiore probabilità di vedere la luce, almeno al momento, è la modifica dello svincolo di San Salvo per incrementare la sicurezza all’intersezione con la Sp 199 dove, a causa della scarsa visibilità, si sono verificati numerosi incidenti. Qui, a intervenire sarà, con risorse proprie, la Provincia di Chieti con un progetto da 250mila euro [LEGGI].

Il contratto di programma
Per queste opere, per le modifiche agli svincoli (escluso quello di San Salvo) e per interventi di minore entità è stato ribadito che ci sono a disposizione 190 milioni di euro. Il primo passo deve però essere l’inserimento dell’adeguamento della strada nell’aggiornamento del Contratto di programma, tra le opere prioritarie del piano 2021-2025 dell’Anas, così come chiesto dalla Regione.
Per quanto riguarda l’ormai fantomatico raddoppio, l’Anas nell’incontro romano ha ribadito che l’attuale traffico medio giornaliero – pari a 5.700 veicoli – non ne giustifica la richiesta.
Infine, il capitolo Due varianti per raddrizzare la “Trignina”: le ipotesi Anas a Fresagrandinaria e Mafalda. Acclarate ormai le velocità folli nei tratti monitorati dall’Anas, si punta all’installazione di autovelox, ma è necessaria l’autorizzazione della prefettura di Chieti.











