Fino 140 punti di ristoro sulla Via Verde della Costa dei Trabocchi. Li consentirebbe la nuova norma se fosse approvata dal Consiglio regionale. Il Pd esprime “forte preoccupazione per la proposta di modifica normativa, avanzata dalla Regione Abruzzo, che prevede la possibilità di installare un punto ristoro ogni trecento/quattrocento metri lungo l’ex tracciato ferroviario”. Lo fa in un comunicato congiunto firmato dal segretario provinciale, Leo Marongiu, e dai segretari dei circoli di Torino di Sangro, Domenico Mancini; Fossacesia e Rocca San Giovanni, Antonella Rotondo; San Vito Chietino, Guerriero Giannantonio; Ortona, Angelo Radica; Casalbordino, Antinoro Piscicelli; Vasto, Simone Lembo; San Salvo, Antonio Boschetti, tutti comuni attraversati dalla pista ciclopedonale litoranea di 42 chulometri. La nuova norma consentirebbe un numero di chioschi compreso tra i 105 e i 140, a seconda dell’applicazione del parametro dei 300 o 400 metri di distanza tra un punto di ristoro e l’altro.

«Tale applicazione indiscriminata e senza una visione strategica condivisa, rischia di snaturare profondamente il paesaggio costiero, trasformandolo in un susseguirsi ininterrotto di strutture commerciali, che nulla hanno a che fare con l’idea di turismo sostenibile, lento e rispettoso dell’ambiente. Se questa proposta divenisse operativa la destinazione turistica della Via Verde, conosciuta in tutta Italia per le sue particolarità e la sua originalità, perderebbe tutta la sua attrazione per un turismo di qualità. Questa Regione continua ad agire in modo unilaterale, ignorando l’importanza di una politica partecipata, fondata sull’ascolto e sulla collaborazione. Noi non siamo contrari alla presenza di punti ristoro o servizi lungo la Via Verde. Anzi, è importante offrire ai turisti accoglienza e funzionalità, ma tutto ciò deve avvenire con criterio, nel rispetto del paesaggio, della biodiversità e delle vocazioni naturali dei luoghi. Accogliamo con favore la decisione della commissione di audire i sindaci e la Provincia proprietaria del tracciato e chiediamo a Regione e Provincia stessa, di dare seguito a quanto definito in sede di Stati Via Verde e di convocare un tavolo di confronto, come già chiesto dal presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, con istituzioni, enti locali e portatori di interesse, lavoro già iniziato mesi addietro, che elabori un piano strategico di sviluppo e di comunicazione organico, condiviso e funzionale».