«Usare le migliaia di pali dell’illuminazione già esistenti per produrre energia risparmiando quindi colline e montagne». Ad avanzare quella che per ora è solo un’idea è Fernando Capula, inventore originario di Torino e da anni trasferitosi a Fossacesia. Alla base della proposta c’è proprio l’amore per la costa adriatica e l’Abruzzo con il suo entroterra, dove, soprattutto nelle aree interne del Vastese, si concentrano i progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili tra eolico e fotovoltaico.

Il suggerimento prevede un supporto da installare sui lampioni già esistenti con una pala eolica verticale di ridotte dimensioni (in grado di captare il vento su tutti i lati), un pannello solare integrato sul porta lampada (come già accade in alcuni comuni) con la possibilità di aggiungervi punti per la ricarica auto alla base. L’idea è alle fasi embrionali, solo su carta, e Capula cerca sindaci e amministratori che vogliano sposarla sperimentandola «anche con poche unità in fase iniziale», dice a Chiaro Quotidiano.

«Siamo ancora agli albori dell’era delle auto elettriche e relative colonnine di ricarica – spiega Capula – ma abbiamo già riempito monti, colline e pianure di pale eoliche e di pannelli solari. Cosa accadrà quando circoleranno decine di milioni di automezzi, moto, furgoni e mezzi pesanti, tutti avidi di energia elettrica?».
Oltre allo sfruttamento della grandissima quantità di pali dell’illuminazione già esistenti, Capula invita allo sfruttamento energetico di altre infrastrutture già esistenti, come ferrovie e autostrade per l’eolico e i tralicci dell’energia elettrica per il fotovoltaico (pannelli sui 4 lati): «Un treno ad alta velocità, ad esempio, transita a una media di 200-250 km orari muovendo una notevole massa d’aria in grato di mettere in rotazione le pale eoliche poste a una distanza dai binari tra 5 e 10 metri, si potrebbero sfruttare per alimentare le colonnine di ricarica da installare nelle stazioni».