Rapina al bar Ferrari, la Corte d’appello conferma le condanne di primo grado

Confermate in secondo grado le condanne per tutti e tre gli imputati della rapina al bar Ferrari di Vasto Marina. La Corte d’appello dell’Aquila ha inflitto 9 anni e 9 mesi di reclusione e 4200 euro di multa a G.P., 54 anni; 4 anni e 927 euro di multa a G.Z., 54 anni, entrambi residenti a Monteodorisio; 4 mesi e 200 euro di multa L.J.C., 26 anni, residente a Scerni.

I fatti risalgono al 27 novembre 2018. In tre, coi volti travisati dai passamontagna, si introdussero nel locale di piazza Fiume e narcotizzarono il proprietario appoggiandogli sul viso uno straccio imbevuto di una sostanza stordente, presumibilmente cloroformio. Così riuscirono ad arraffare soldi e Gratta & vinci. Alcune banconote furono poi trovate nell’area di risulta della vicina ex stazione ferroviaria, perciò fu ipotizzato che si fossero nascosti nel parcheggio approfittando del buio. In primo grado, davanti al tribunale collegiale di Vasto, presieduto da Stefania Izzi, erano stati interrogati alcuni testi che avevano proceduto all’identificazione dei presunti rapinatori. Poi era stata ascoltata la deposizione dei carabinieri del Ris che avevano svolto le indagini scientifiche.

Oggi si è concluso il giudizio di secondo grado. Gli imputati, difesi rispettivamente dagli avvocati Nicola Artese, Maria Luisa Palladino e Cinzia Marganella, sono comparsi per il verdetto davanti alla Corte d’Appello, presieduta da Alfonso Grimaldi e composta dai consiglieri Raffaella Gammarota e Domenico Canosa. Il presidente ha letto il dispositivo della sentenza, che conferma le condanne di primo grado. La parte civile è stata rappresentata dagli avvocati Alessandro Orlando e Alessandro Cerella. «Proporremo ricorso per Cassazione», dice Artese, difensore di G.P. «Valuteremo le motivazioni prima di decidere», spiega Palladino, legale di G.Z.

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