Delle tre incompiute-simbolo di San Salvo resta solo una all’appello, il parcheggio di via Montegrappa. Con i lavori di completamento del nuovo teatro ormai in dirittura di arrivo, la città si appresta a perdere un monumento dalla storia travagliata e a guadagnare un importante spazio culturale frutto della visione di chi iniziò l’opera e dell’impegno di chi la sta portando a termine.
Autoporto: 30 anni per costruirlo, qualche mese per demolirlo
La breve rassegna non può non iniziare dall’opera più antica, quell’autoporto rimasto per circa 30 anni una cattedrale nel deserto insieme alle sue infrastrutture di collegamento. Finanziato con poco meno di 17 miliardi di lire dalla Cassa del Mezzogiorno (8,7 milioni di euro), avrebbe dovuto fornire spazi per la sosta e servizi agli autotrasportatori che raggiungevano la zona industriale di San Salvo per caricare le merci dalle principali fabbriche.

I primi lavori furono quelli per la creazione di un nuovo svincolo sulla Statale “Trignina”: consegnati nel marzo del 1989 e terminati, comprensivi di collaudo, nel 1994. Piazzale, locali, officine furono invece terminati nel 2008. Nel frattempo, le aziende avevano perso l’interesse e così, dopo l’inaugurazione in quello stesso anno (durante il quale, le rampe di accesso, pur se scarsamente usate, furono sottoposte a ulteriori lavori di adeguamento per 500mila euro), l’allora Consorzio industriale (Coasiv) riconsegnò le chiavi alla Regione.

Dopo un lungo abbandono e chilometri di interventi politici su rimpalli di responsabilità, prospettive e annunci, il sito venne venduto, 12 anni dopo l’inaugurazione, nel 2020 alla Engineering 2K per 3,7 milioni di euro. La società immobiliare – che ha versato nelle casse del Comune 2,4 milioni di euro – vi ha realizzato il polo logistico per conto di Amazon inaugurato il 1° agosto 2022 e che da qualche tempo ha raggiunto l’obiettivo dei mille posti a tempo indeterminato. Per demolire le vecchie strutture sono bastati alcuni mesi.
Le rampe di accesso sono rimaste di proprietà dell’Arap e già avrebbero bisogno di interventi di manutenzione; soprattutto in quella dell’uscita in direzione San Salvo Marina è presente un largo e profondo cratere.

Oggi è difficile dire se, senza quella cattedrale nel deserto, il sito individuato dalla multinazionale avrebbe avuto la stessa appetibilità. Fatto sta, che, in una sorta di circolo vizioso, la nascita del polo logistico ha incrementato nettamente la presenza di tir nella zona industriale con gli autotrasportatori – in attesa di caricare – che oggi usufruirebbero volentieri di quei servizi previsti in un autoporto. Oggi è un problema insoluto i cui effetti (carreggiate ridotte, rifiuti abbandonati ecc.) si notano soprattutto nelle vicinanze del centro commerciale Insieme.
Da parcheggio a terminal?
Andando avanti cronologicamente, sempre negli anni Novanta, è da collocare il parcheggio multipiano di via Montegrappa realizzato dall’amministrazione di Arnaldo Mariotti per consentire la sosta vicino al centro. Per ora è l’ultima delle incompiute – per decenni al centro delle cronache – rimasta tale. Di recente, l’opera costata all’epoca circa 1,5 miliardi di lire e resa inutilizzabile da un incendio nel 2006 è tornata d’attualità perché il Comune – che l’aveva inserito anche nel Piano delle alienazioni pubbliche per un valore di 700mila euro – ha partecipato al bando per la rigenerazione urbana della Regione con l’obiettivo di accaparrarsi 1,5 milioni di euro (ai quali sommare 400mila euro di cofinanziamento) per trasformarlo in un terminal.
2007-2025, il nuovo teatro
Del nuovo teatro, con la speranza che la futura gestione lo renda sostenibile e fruttuoso nel panorama culturale abruzzese, abbiamo parlato ampiamente, nel seguente servizio di approfondimento: