È stata ribattezzata la stangata e ha già fatto innalzare la temperatura all’interno della maggioranza di centrodestra che guida la Regione. Parliamo della rimodulazione dell’addizionale Irpef, che in alcuni casi raddoppia, denunciata giorni fa dal consigliere di opposizione Silvio Paolucci [LEGGI] e che nelle ultime ore sta suscitando polemiche non solo da parte delle minoranze.

Secondo quanto raccontato dalla testata Abruzzoweb [LEGGI], il vertice di maggioranza tenutosi ieri – al quale erano presenti anche i dirigenti della quattro Asl – sulla misura draconiana per colmare il grande buco della sanità abruzzese si è trasformato in una vera e propria lite. I toni più alti sono stati quelli del presidente Marco Marsilio che ha offeso la consigliera leghista Carla Mannetti, colpevole di aver esposto la propria contrarietà all’innalzamento delle tasse alla stampa e in altre occasioni. La stessa consigliera, visibilmente scossa ha lasciato l’incontro seguita poco dopo dai colleghi di partito Vincenzo D’Incecco (presidente della commissione Bilancio) e dal vicepresidente regionale Emanuele Imprudente.

Nella mattinata di oggi, il presidente Marsilio ha confermato l’accaduto scusandosi con la consigliera Mannetti e i presenti all’incontro: «È trapelata da indiscrezioni giornalistiche che nella riunione di maggioranza tenutasi ieri sia incorso un incidente tra il sottoscritto e la consigliera Mannetti. Intendo confermare questa notizia assumendomene la responsabilità. Ho sbagliato ad usare nei confronti della consigliera Mannetti una frase con parole inappropriate che ha provocato la sua offesa personale, fuoriuscendo dalla seduta. Comprendo la solidarietà dei suoi colleghi D’Incecco e Imprudente che l’hanno seguita. Me ne scuso con tutti loro e anche con tutti i presenti per aver turbato il sereno andamento di una riunione dedicata ad affrontare un problema molto serio e importante. Sono legato a Carla Mannetti da trent’anni di ininterrotta, affettuosa e sincera amicizia, unita alla stima per le sue qualità professionali. Sono dispiaciuto per averla offesa e le porgo le mie scuse».
Le scuse, però, non cancellano l’alta tensione che sta vivendo la maggioranza con anche altri importanti pezzi di maggioranza contrari alla stangata.