Variante SS16, si naviga a vista: in Consiglio non c’è accordo. Tre ore di dibattito, poi rinvio

Tre ore di discussione portano a un rinvio. Saranno i tecnici comunali a esprimere un parere sulla variante alla statale 16 progettata dall’Anas. Nella speranza che quel parere possa poi portare all’unanimità nella prossima seduta del Consiglio comunale di Vasto. L’aula approva attorno alle 13 all’unanimità un compromesso redatto dalla conferenza dei capigruppo. Ritirati, di conseguenza, i due ordini del giorno presentati dal sindaco, Francesco Menna, e da Guido Giangiacomo di Fratelli d’Italia.

Giuseppe Forte (Pd)

Quattro tracciati

Il disaccordo è sul tracciato: la variante larga, tornata in auge nella maggioranza di centrosinistra dopo qualche ripensamento, oppure il tracciato zero, che allontanerebbe di qualche centinaio di metri dalla costa la SS16 solo da Montevecchio a San Salvo, lasciando inalterata la carreggiata dal litorale nord a Vasto Marina. Polemiche, e puntualizzazioni nel dibattito in aula dove, dal minestrone delle proposte, emergono anche il recente progetto di variante provinciale per collegare i caselli di Vasto nord e Vasto sud senza passare né per il centro abitato né sulla costa, e anche la precedente variante Montepara, che pure aveva la funzione di aggirare il nucleo urbano.

La quadra non c’è

Oltre a ribadire il suo no al tracciato zero, Giuseppe Forte (Pd) esprime forti perplessità anche sulla circonvallazione provinciale, perché «sono 33 chilometri, quale camionista farà quella strada? Invito il consiglio a dire no a tutte le altre ipotesi propinate dall’Anas. Anziché giocarci quel panorama e quel po’ di verde che il Padreterno ci ha dato, perché non facciamo una battaglia tutti insieme?».

Guido Giangiacomo (FdI)

Nel dibattito intervengono Giangiacomo – che esprime a nome di Fdi una posizione favorevole sia al tracciato zero che alla variante provinciale – Di Stefano (Psi), Cappa (Vasto popolare e liberale), che ribadisce la piena opposizione al progetto Anas, Marcello (Città virtuosa), La Verghetta (Futuro e sviluppo per Vasto), d’Elisa, assessore all’Urbanistica. Le condizioni per dire sì alla variante zero le aveva elencate Menna all’inizio del dibattito: oltre alla variante provinciale, la messa in sicurezza del litorale, a cominciare dalla costruzione di una rotatoria all’incrocio SS16-via Trave. La variante provinciale «ben si può integrare con l’ospedale, l’autostrada», dice la vicesindaca, Licia Fioravante. «Questo tratto di variante non serve solo a San Salvo, serve anche a Vasto. Nella zona a sud di Vasto Marina insistono innumerevoli case e strutture ricettive, la pericolosità stradale è immane».

Alessandra Notaro (La Buona Stagione)

«Non stiamo dando dimostrazione di coerenza. Non è una variante, il tracciato zero non può essere considerato tale», scandisce Alessandra Notaro. Anche secondo Dina Carinci c’è incoerenza nelle scelte dell’amministrazione. La rappresentante del Movimento 5 Stella chiede la riunione della conferenza dei capigruppo per arrivare a una soluzione condivisa.

Dina Carinci (Movimento 5 Stelle)

Al rientro in aula dopo mezz’ora, il presidente, Marco Marchesani, mette ai voti il documento che rinvia le decisioni: «La conferenza dei capigruppo – annuncia Marchesani – ritira sia il documento a firma del sindaco che la risoluzione di Giangiacomo al fine di acquisire pareri tecnici che verranno depositati entro domani dagli uffici comunali». Intanto «i documenti tecnico-amministrativi partiranno entro il 16 marzo», la scadenza per la presentazione delle osservazioni: proposte di modifica al progetto dell’Anas. L’accordo sul percorso della variante alla statale 16 si cercherà nella prossima seduta. Intanto si naviga a vista.

Ecco il tracciato previsto dall’Anas:

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