La porta d’ingresso spalancata, sulla vetrata ancora affisso il tariffario, a persona, per l’affitto dei campi da gioco che ormai sono un ricordo lontanissimo nove anni. Sul Palahistonium, nell’ultimo decennio, tanto si è detto e scritto, e si continuerà a farlo.
Impianto sportivo venuto alla luce tra fine anni novanta e inizi duemila, agli albori e per tanti anni come campo da “calcetto”, poi reinventato, con tante presenze ad animarlo, come impianto indoor, con sabbia, per giocare a beach volley, beach tennis e foot volley. Fino al 2016 quando è calato il sipario sull’impianto sulla Statale 16 in località San Tommaso, una chiusura che da allora continua a fare rumore.
Da struttura vanto a cattedrale nel deserto e soprattutto negli ultimi anni tanto si è discusso su una eventuale riapertura. A partire dal 2021 quando il Comune di Vasto aveva acceso i motori per un progetto di finanza mirato a trovare privati interessati alla struttura. C’era stata la richiesta ufficiale della Fitet abruzzo con il presidente Stefano Comparelli per trasformarlo nel quartier generale del tennistavolo, altri avevano pensato alla casa del padel e anche un imprenditore edile ci aveva fatto un pensierino. Tutte ipotesi tramontate, nessun fondo pubblico e neanche da parte di privati (leggi).

Nel frattempo però l’impianto, come si può vedere dalle immagini, al suo interno è nel degrado più totale, la presenza di una poltrona e altri oggetti lasciano pensare che, durante il giorno (e la notte) qualcuno ci trascorra gran parte della giornata. Il Palahistonium è un grande punto interrogativo all’interno dell’impiantistica sportiva vastese, oggi completamente abbandonato e, guardando al domani, le speranze sono, al momento, nulle.
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