Giornata decisiva quella di domani per l’individuazione delle aree idonee a ospitare gli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili. Dopo lo slittamento dell’11 marzo, domani (con inizio fissato alle 11) il consiglio regionale è chiamato a votare il progetto di legge.
Un’ora prima, si terrà riunione tra maggioranza e opposizione per arrivare a un testo condiviso prima di entrare in aula, ma l’accordo non è così scontato. La commissione riunitasi prima del consiglio in programma martedì scorso, ha fatto registrare toni altissimi e tensione alle stelle.
L’argomento è molto delicato, già depositati in Regione e Ministero ci sono progetti eolici e fotovoltaici per centinaia di milioni di euro di investimenti da parte di numerose società. La più presente è la Edison che, oltre ai repowering in programma nell’Alto Vastese, intende installare altre torri eoliche a Carpineto Sinello, Liscia, Torrebruna e Schiavi di Abruzzo.
Il nervo scoperto in questo lungo iter – durante il quale sono stati auditi sindaci, comitati e imprese – si sta rivelando l’articolo 5 del progetto di legge, ovvero la norma transitoria che regola l’efficacia della futura legge sui progetti già presentati. Su tale punto, a inizio settimana, erano intervenuti anche i sindaci del Vastese, cioè la zona coinvolta al momento da quasi la totalità dei progetti depositati in Abruzzo. Qui sono in fase di valutazione 56 torri eoliche e pannelli solari distribuiti su circa 140 ettari in tre distinti progetti.
Intanto, alla vigilia della seduta, il consigliere con delega all’Ambiente, Nicola Campitelli, prova a calmare le acque smentendo il clima infuocato (anche nella stessa maggioranza) di martedì pomeriggio in commissione: « Smentisco categoricamente le ricostruzioni sulla stampa in merito alla discussione sulle aree idonee, su presunti scontri interni e divisioni. Al contrario, proprio per non andare a facile scontro con l’opposizione e per avere un largo consenso, abbiamo avallato la richiesta di rinviare la votazione di qualche giorno per garantire ulteriore tempo utile ad assimilare il testo e le relative modifiche, necessarie per venire incontro alle sollecitazioni ricevute dai diversi portatori di interesse».