Otto feriti in tre giorni (in due episodi) danno il via all’ennesima riproposizione dello stesso copione. Parliamo della Statale 650 “Trignina”, dove nell’ultima settimana si sono verificati due incidenti che hanno coinvolto complessivamente otto persone e cinque veicoli, il primo, il 28 febbraio in territorio di Mafalda [LEGGI], il secondo a Tufillo [LEGGI] domenica scorsa, 2 marzo. Negli ultimi mesi, tra gli episodi più gravi, si sono registrati un morto a San Salvo, il 29 dicembre [LEGGI], e altri tre feriti in uno scontro tra tre auto in territorio di Fresagrandinaria il 20 dicembre; in quest’ultimo caso, centinaia di auto sono rimaste incolonnate per quattro ore sotto pioggia e nevischio senza alcun supporto [LEGGI].

Gli ultimi due incidenti hanno riattivato le polemiche con il consigliere regionale del M5S Francesco Taglieri che in una nota ricorda i 100 milioni di euro per la messa in sicurezza della “Trignina” promessi dal Ministro Matteo Salvini nel 2023 (insieme a un sopralluogo personale mai avvenuto). A stretto giro, poi, il comunicato di Antonio Turdò sulla necessità di un raddoppio delle corsie da Trivento a San Salvo e di autovelox per il rispetto del limite di 90 km orari.
Qual è il punto sui precedenti annunci?
Innanzitutto bisogna distinguere tra infrastruttura e controlli. Il primo punto – insieme a variante alla SS 16, nuovo ospedale ecc. – è una delle chimere che da decenni si aggirano nel territorio.
Andando a ritroso, si trova la riunione del novembre 2022 di San Salvo alla quale parteciparono sindaci, consiglieri regionali, parlamentari, l’allora prefetto Armando Forgione e rappresentanti dell’Anas [LEGGI]. Venne fuori che nonostante i decenni di chiacchiere sull’argomento, non esiste neanche un’ipotesi dei costi per un’opera del genere (e tantomeno un progetto). In quell’occasione i rappresentanti Anas presenti dissero che la strada «non è pericolosa se si rispettano le regole» e che «a parole non si fa il raddoppio» alludendo all’assenza di un atto di programmazione tra Regione e Ministero [LEGGI].

Venne così formato un comitato tra istituzioni guidato dal prefetto di Chieti che strappò all’Anas la promessa di interventi di messa in sicurezza (illuminazione agli svincoli, barriere per evitare l’attraversamento della fauna ecc.). Nel frattempo, i senatori di Fdi, Etelwardo Sigismondi e Costanzo Della Porta, presentarono un’interrogazione parlamentare sul tema indirizzata a Salvini.
Nell’aprile 2023, sindaci e rappresentanti delle province abruzzesi e molisane che hanno la “Trignina” nel proprio territorio sono stati ricevuti a Roma proprio dal ministro delle Infrastrutture. In quell’occasione, insieme all’Anas, annunciò 100 milioni di euro per nuovi cantieri e manutenzioni e la valutazione dell’inserimento del raddoppio nella prossima programmazione della stessa Anas [LEGGI].

Un mese dopo, maggio 2023, il sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante, in un’aula parlamentare semivuota, risponde all’interrogazione di Sigismondi e Della Porta elencando gli interventi realizzati e in programma, ribadendo il probabile inserimento del raddoppio nella programmazione Anas e fornendo i numeri del traffico: oltre 12mila veicoli al giorno transitano su quell’arteria [LEGGI].

L’ultimo bluff si registra a fine 2023 e riguarda il vero problema della SS 650, i comportamenti alla guida ai quali chi usa questa strada può assistere quotidianamente. La piaga principale – a fronte dei fiumi di parole su un’opera faraonica che mai si farà, il raddoppio – è rappresentata infatti da sorpassi azzardati, velocità ben oltre i limiti, manovre vietate (ad esempio inversioni a “U”)
Dopo il gravissimo incidente dell’ottobre dello stesso anno in cui perdono la vita una neonata di Fresagrandinaria e un 42enne di Schiavi di Abruzzo, e altri episodi “minori”, il vicequestore aggiunto Tommaso Vecchio convoca, il 6 dicembre 2023, un vertice nella sede di Chieti della polizia stradale invitando i comandanti della polizia locale dei centri abruzzesi che insistono sulla “Trignina”. Peccato che gli unici due Comuni provvisti di polizia locale siano solo San Salvo e Cupello.
Per gli altri (Lentella, Fresagrandinaria, Tufillo, Celenza sul Trigno, San Giovanni Lipioni e Castelguidone, nell’invito fu “dimenticata” Schiavi di Abruzzo) si presentarono i sindaci che chiesero più controlli su velocità e comportamenti scorretti: emerse che nessuno li poteva fare [LEGGI].
Così, nonostante le principali testate giornalistiche, a margine dell’incontro, abbiano titolato “Al via maggiori controlli”, tale strada è rimasta terra di nessuno dove tutto è consentito.

Da quell’ultimo colpo di teatro, la SS 650 è uscita completamente dai radar della discussione politica (a eccezione di un reel elettorale di Tiziana Magnacca a ridosso delle ultime Regionali, GUARDA), mentre del comitato presieduto da Forgione non si sono avute più notizie dall’avvicendamento alla guida della prefettura, a fine novembre 2022, con Mario Della Cioppa prima e Gaetano Cupello poi (settembre 2024).