«Il sindaco De Nicolis vuol mettere bavaglio a chi critica, annulli la “delibera della vergogna”»

«Querelare chi usa affermazioni diffamanti contro l’amministrazione comunale ha il sapore della sconfitta sociale». A commentare la notizia di stamattina è l’ex assessore di San Salvo, Fabio Raspa. La vicenda è quella dell’ex canile comunale: sui profili social di alcune associazioni animaliste sono comparse immagini e testi contro la decisione del Comune di trasferire i cani. La giunta, ritenendole offensive, ha dato l’autorizzazione alla prima cittadina Emanuela De Nicolis a presentare denuncia per diffamazione aggravata.

«Caro sindaco – scrive Raspa – da ex amministratore posso garantirle che questo modus operandi non le fa onore, in quanto, se vuol mettere il bavaglio a chi dissente, significa che per lei la democrazia è finita, ma la cosa inaccettabile è che vuole fare proprio il potere che i cittadini le hanno conferito democraticamente. Quali sarebbero queste frasi così tanto ingiuriose che vi hanno indotto a tanto?».

«Se per lei dissentire significa offendere, dovrebbe scusarsi pubblicamente per tutte le volte che ha offeso l’intelligenza dei cittadini annunciando la partenza imminente di determinate opere pubbliche che, di fatto, aspettano ancora l’inizio dei lavori, il più eclatante di tutti lo stadio “Davide Bucci”».

Fabio Raspa

«Uno statista della Prima repubblica, menzionando Platone recitò testuali parole: “il potere logora chi non ce l’ha”. Solo oggi grazie a lei e la sua maggioranza finita, posso capire il significato più profondo di questo concetto. San Salvo non merita tutto questo, ma soprattutto non merita questa arroganza dettata da chi pensa di essere paladina della giustizia e della legalità. Caro sindaco la invito a riflettere e ad annullare la delibera della vergogna, perché sì, questo è, mettere il bavaglio e non accettare la critica equivale ad una sconfitta sociale e questo non possiamo permetterlo».

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