Un 2024 chiuso con appena due punti nelle ultime sei giornate e un terzultimo posto, a meno sei dalla salvezza diretta, che fa davvero paura. Come dodici mesi fa, la storia si sta in parte riproponendo, allora era la Vastese, oggi è la Pro Vasto ma poco cambia, il nuovo anno dovrà portare in dote un’altra salvezza. Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi, è andato in archivio un anno solare con la sola gioia della salvezza, tanto altro da dimenticare in fretta (leggi).
Risollevare squadra e piazza toccherà all’allenatore Danilo Rufini arrivato all’Aragona il 9 dicembre con la voglia di riportare in alto i colori biancorossi. Al momento il cammino è iniziato con il punto importante conquistato contro la Folgore e la disastrosa sconfitta di Capistrello ma al momento il suo organico tra arrivi (5 e ne mancano ancora 2) e partenze (6 ma potrebbero essercene un altro paio) è ancora in fase di rinnovamento.
Soprattutto la pausa natalizia sta servendo al tecnico calabrese per inculcare il suo credo, ha scelto Vasto perché non crede al raggiungimento dei soli playout ma punta con decisione alla salvezza diretta. Oggi lontana però sei punti dal terzultimo posto (quota 15) che al momento occupano capitan Tafili e compagni.
Da agosto a inizio dicembre, in poco più di 100 giorni sulla panchina biancorossa si sono avvicendati tre figure: Mangiapane, Ventrella e Avantaggiato. Da qui a domenica 4 maggio (ultima data della regular season d’Eccellenza) la speranza è che non ci siano altre rivoluzioni sul fronte tecnico, Rufini ha parlato chiaro, vuole la salvezza diretta e un ambizioso campionato, sempre in biancorosso, per la stagione 2025/2026.
Servono però (altri) giocatori e soprattutto fatti, quelli che dovranno arrivare dal rettangolo verde visto che, numeri alla mano, come già detto nei giorni scorsi, ai vastesi servirà raddoppiare la velocità dopo un girone d’andata in cui si è viaggiato a una media di 0.88 punti a partita (15 punti in 17 giornate). Nel girone di ritorno per arrivare alla soglia dei 40/42 punti (utili per la salvezza, potrebbero servirne anche meno…) bisognerà conquistare almeno altri 25, se non 27. Vorrebbe dire correre a una media playoff (1.53) nei prossimi quattro mesi ma, calendario alla mano, l’impressione è che per il definitivo cammino biancorosso sarà già decisivo il prossimo mese. Domenica 5 gennaio il nuovo anno si aprirà con la difficile trasferta nella tana dell’Ovidiana Sulmona (pari all’andata), poi tre sfide interne su quattro, tutte da vincere. 12 e 19 gennaio all’Aragona (dove i vastesi non vincono dal 20 ottobre…) arriveranno Sambuceto e Torrese, domenica 26 trasferta nella vicina San Salvo e domenica 2 febbraio a Vasto sarà di scena il Penne. A conti fatti serviranno almeno 10 punti, vorrebbe dire portarsi sicuramente in una posizione di classifica più tranquilla e guardare agli ultimi tre mesi di campionato con maggior tranquillità e soprattutto grandi certezze.
Al momento ipotesi, da trasformare in fatti e vittorie, ne serviranno tante alla Pro Vasto di Rufini per scappare dall’attuale terzultimo posto e correre spedita in un 2025 che dovrà essere l’anno della vera rinascita calcistica.