Unirsi e andare oltre i campanili per sopravvivere ai tagli, potrebbe sintetizzarsi così l’idea della fusione tra Carpineto Sinello e Guilmi. La proposta – che per alcuni potrebbe suonare come una provocazione – è stata avanzata dal sindaco di Carpineto, Antonio Colonna durante il consiglio comunale del 29 novembre. Si tratta di un’idea per adesso in stato embrionale, ancora nel largo campo delle ipotesi, ma averla esplicitata nel luogo deputato alle scelte amministrative le conferisce la dovuta istituzionalità.
Provocazione o meno, l’idea lanciata da Colonna racconta molto delle ristrettezze economiche con le quali i piccoli comuni devono fare i conti quotidianamente. Nell’illustrazione del punto all’ordine del giorno, il primo cittadino ha spiegato che, dal 2011, l’ente usufruisce di introiti per 100mila euro annui grazie alla realizzazione di alcuni parchi fotovoltaici: una somma fondamentale per garantire l’equilibrio di bilancio e i servizi ai cittadini.
Tali entrate termineranno nel 2031 e, ha aggiunto il sindaco, «altri progetti di portata simile, come la realizzazione del parco eolico, sono bloccati. Inoltre, lo Stato applica sempre più tagli legati ai trasferimenti a favore dei Comuni». Il riferimento è al progetto della Edison Rinnovabili che vorrebbe installare quattro torri eoliche su Monte Sorbo e che è stato fortemente contestato da amministratori, associazioni e cittadini. Il progetto, nei mesi scorsi, è stato discusso in un incontro pubblico e, sulla scorta, delle posizioni emerse, la giunta di Carpineto ha espresso, con relative osservazioni, la propria contrarietà.
Attualmente, il comitato Via si è espresso con un rinvio e una richiesta di integrazioni documentali [LEGGI], mentre il Servizio Foreste e parchi della Regione ha confermato il parere negativo perché il progetto causerebbe una importante riduzione di superficie boscata.
Tornando alla proposta di unirsi a Guilmi, Colonna ha concluso aggiungendo che il Comune «nel mandato 2029-2034 si troverà in forti difficoltà finanziarie. Da qui nasce l’idea di sperimentare la fusione dei comuni con il Comune di Guilmi. Il processo garantirebbe per dieci anni dei trasferimenti erariali aggiuntivi nell’ordine dei 100mila euro all’anno».
Durante l’assise civica il responsabile finanziario dell’ente ha illustrato i passaggi necessari che, dopo una serie di atti amministrativi, si concluderebbero con un referendum popolare (che coinvolgerebbe le due popolazioni).
Per dare via al processo, ha aggiunto Colonna, sarà necessario raggiungere l’unanimità in consiglio comunale. Il progetto per ora allo stato embrionale sarà affrontato nuovamente nel mese di gennaio.
Un’eventuale fusione (la prima nel Vastese) darebbe vita a un comune di 852 residenti. Al 1° gennaio 2024, infatti, Carpineto Sinello registra 455 residenti, mentre Guilmi 417. Allo spopolamento si aggiungono i sempre più sostanziosi tagli ai trasferimenti che rischiano di intaccare quei già pochi servizi sopravvissuti nei paesi dell’entroterra: un tema che sarà sempre più attuale.