Sono 28 i sindaci che vedranno allungarsi di sei mesi il proprio mandato elettorale. La circolare di ieri 6 dicembre della direzione centrale per i servizi elettorali del dipartimento per gli Affari interni e territoriali ha chiarito la scadenza del mandato per le amministrazioni comunali elette nella tornata del 20 settembre 2020 e in quella del 3 ottobre 2021.
Il documento, richiamando i decreti che per far fronte all’emergenza Covid-19 posticiparono le elezioni dalla primavera all’autunno, spiega che i rinnovi dei consigli comunali dovranno svolgersi «nella finestra temporale ordinaria del 15 aprile-15 giugno dell’anno successivo al compimento del quinquennio e, quindi: nella primavera del 2026 per i Comuni che hanno votato nel secondo semestre del 2020; nella primavera del 2027 per i Comuni che hanno votato nel secondo semestre del 2021».
I sindaci, e le relative amministrazioni comunali, che usufruiranno di un prolungamento del mandato fino alla primavera 2026 sono solo quattro in provincia: Chieti, Guardiagrele, Guilmi e Palena.
Di ben altra portata lo slittamento per gli eletti nell’ottobre 2021. Sono 24 le amministrazioni interessate: Archi, Carunchio, Cacasanditella, Casalanguida, Casalbordino, Casoli, Celenza sul Trigno, Colledimacine, Dogliola, Fara San Marino, Francavilla al Mare, Lama dei Peligni, Lanciano, Lentella, Pennadomo, Pietraferrazzana, Quadri, Rocca San Giovanni, San Giovanni Teatino, San Martino sulla Marruccina, Sant’Eusanio del Sangro, Scerni, Tufillo e Vasto.
Per quanto riguarda Vasto, Francesco Menna – sommando gli slittamenti in avanti del 2021 e del 2026-2027 – avrà la durata complessiva dei due mandati pari a 11 anni. La tornata elettorale del 2027 nel territorio si preannuncia particolarmente vivace e affollata: i 24 citati si aggiungono ai 22 – per un totale di 46 – in provincia che andranno a scadenza naturale.
Nel Vastese i due principali centri saranno chiamati al voto nelle stesse date. Nel 2027, infatti, termineranno anche i primi cinque anni della sindaca di San Salvo, Emanuela De Nicolis. Non una novità, le due città, fino agli anni Settanta, si recavano alle urne nello stesso periodo, poi il commissariamento del Comune di San Salvo nei primi anni Ottanta fece sfalsare gli appuntamenti elettorali.
Una circostanza, questa della concomitanza, che non potrà non influire sulle future scelte degli schieramenti principali che si contenderanno la posta in gioco nello scacchiere politico.