Sono oltre 2mila i pugliesi residenti a Vasto e i trasferimenti dalla Puglia, iniziati negli anni cinquanta, continuano ancora. Il dato emerge dalla relazione dell’avvocato Luca Russo, presidente dell’Associazione regionale dei pugliesi-Vasto, che si è riunita sabato pomeriggio in assemblea nella Sala Aldo Moro di corso Nuova Italia. All’iniziativa hanno partecipato il sindaco di Apricena, Antonio Potenza, primo cittadino più amato d’Italia nella classifica dei comuni al di sotto dei 15mila abitanti, e gli assessori Gabriele Barisano e Anna Bosco in rappresentanza del Comune di Vasto.
Vasto e il Vastese «hanno avuto modo di accogliere sin dall’immediato dopoguerra e fino ai giorni nostri migliaia di pugliesi trasferitisi in queste terre dalla vicina Puglia», scrive Russo nella sua relazione. Molte persone «hanno trovato in Abruzzo lavoro ed una stabile sistemazione, specie nelle grandi industrie che si andavano sviluppando a San Salvo, assai vicina a Vasto, ad Atessa nei pressi di Lanciano e nell’area indutriale di Pescara e Chieti. La vicinanza dell’Abruzzo, cuore verde d’Italia, alla Puglia, la rinomata ospitalità degli abruzzesi ed il loro semplice ma buon tenore di vita, hanno di certo favorito l’integrazione dei nostri corregionali che hanno fissato in queste terre la loro residenza, contribuendo non poco, nel corso degli anni, allo sviluppo sociale, culturale ed economico della regione che li ospitava. Basterà pensare che soltanto a Vasto risultano residenti oltre 2mila pugliesi, e così anche a San Salvo». «Questa intensa e costante “emigrazione” registratasi dalla metà degli anni cinquanta risulta tuttora in corso in modo rilevante. Tale fenomeno ha indubbiamente favorito la conoscenza della cultura e delle tradizioni pugliesi che peraltro erano già in parte note da qualche secolo prima. Basti pensare alla nota rete dei Cammini della transumanza, che silenziosamente si snodava tra l’Abruzzo e la Puglia e che ancora oggi, tra paesaggi unici e meravigliosi, presenta rimembranze storiche, architettoniche, archeologiche e naturalistiche di assoluto pregio». Inoltre, «è noto come venne praticato negli anni e si sia sviluppato in entrambe le comunità, pugliese e abruzzese, il culto nicolaiano, che fonda le sue radici sulla profonda e comune venerazione per San Nicola, patrono di Bari, che viene universalmente rinosciuto come il Santo dell’incontro».
Il 23 novembre 2018, nell’aula magna dell’istituto comprensivo Rossetti, la prima assemblea dell’associazione, promossa da Russo, originario di Margherita di Savoia e residente in Abruzzo da oltre trent’anni, e Anna Fabiano, originaria di Trani. Ai primi atti costitutivi hanno fatto seguito una serie di iniziative: «In anni difficili per l’associazionismo, che si accompagna all’obiettiva difficoltà di operare in un contesto cittadino non facile – conclude il presidente – l’Associazione regionale dei pugliesi-Vasto è riuscita a ritagliarsi un notevole spazio culturale e sociale, aperto a tutti, che ci si augura di poter sviluppare ed accrescere nei prossimi anni nell’interesse dell’intera cittadinanza».