La soglia delle 5mila firme è a un passo. L’obiettivo è superarla di qualche centinaio di sottoscrizioni per mettere al riparo da annullamenti la richiesta di referendum. Il comitato che chiede il distacco della provincia di Isernia dal Molise e l’annessione all’Abruzzo compie un altro passo verso l’obiettivo. «Una volta superata la soglia, le firme saranno consenate alla Provincia di Isernia, che le invierà alla Corte di Cassazione per il controllo di legittimità», ha dichiarato Antonio Libero Bucci, presidente del comitato promotore, al quotidiano Primo Piano Molise. «Da piccolo gruppo di persone, ci siamo trasformati in un movimento di massa», arrivando a raccogliere un numero di sottoscrizioni che rappresenta il 10 per cento della platea elettorale di una provincia che, complessivamente, conta meno di 80mila abitanti. Promotori e sottoscrittori vedono nell’aggregazione all’Abruzzo la prospettiva di evitare tagli ai servizi o aumenti delle tasse dovuti al gettito fiscale insufficiente a coprire i costi, data l’esiguità della popolazione.
Nei mesi scorsi un analogo movimento era sorto a Montenero di Bisaccia, nel Basso Molise:
Nei mesi scorsi la proposta era stata accolta dal presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, che aveva rilanciato:
Cosa dice la Costituzione
Abruzzo e Molise sono state un’unica Regione nei primi 15 anni della Repubblica: l’iniziale stesura dell’articolo 131 della Costituzione, nell’elencare le regioni italiane, stabiliva la dicitura «Abruzzi e Molise». La separazione fu sancita dal Parlamento il 27 dicembre del 1963 con l’approvazione della legge costituzionale numero 3. Nel 1970 le prime elezioni nelle Regioni a statuto ordinario.
L’articolo 132 della Costituzione prevede che la fusione tra Regioni sia possibile, approvando una legge costituzionale, se lo facciano richiesta tanti Comuni che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate e se la proposta sia approvata con un referendum dalle popolazioni stesse. Il distacco di Comuni o Province da una Regione e loro annessione a un’altra sono consentiti con una legge ordinaria del Parlamento, sentito il parere delle Regioni interessate, qualora la proposta sia approvata mediante referendum dalla maggioranza delle popolazioni interessate.
Dagli anni Novanta in poi, sono state numerose le spinte alla riunificazione delle due sponde del Trigno o al distacco di alcuni comuni del Basso Molise e alla conseguente annessione all’Abruzzo. Comitati composti da associazioni, movimenti politici e cittadini non sono riusciti nell’intento di attivare la procedura. Ora l’ennesimo tentativo.