Riannessione di Montenero di Bisaccia all’Abruzzo, il comitato si presenta

Il comitato che vuole riannettere Montenero di Bisaccia all’Abruzzo si presenta. Ad annunciarlo è il gruppo consiliare Montenero che Rinasce, il lancio ufficiale del comitato si terrà sabato 23 marzo (ore 18) nella sala consiliare del Comune in piazza della Libertà.

I consiglieri comunali molisani Fabio De Risio e Gianluca Monturano avevano spiegato nei mesi scorsi i motivi di una eventuale riannessione, ora intendono passare alla “pratica”.
«La necessità di intraprendere questa azione civica – spiegano nell’annunciare l’incontro della prossima settimana – trova oggi solida conferma nel grande dibattito pubblico che si sta alimentando sui giornali e sui media locali e nazionali, in particolare a seguito dell’accurato servizio realizzato dalla nota giornalista Milena Gabanelli, il cui lavoro di approfondimento, pubblicato dal Corriere della Sera e dal Tg La7, ha messo in luce con precisione le problematiche che vive il nostro territorio e che sono costretti a subire i cittadini molisani, in un confronto diretto con le migliori condizioni di vita presenti nel confinante Abruzzo».

La valle del Trigno, confine tra le due regioni

Non si tratta dell’unica iniziativa che va in tale direzione. Qualche settimana fa è stata avviata una raccolta firme per un referendum popolare per annettere l’intera provincia di Isernia all’Abruzzo, ai sensi dell’articolo 132 della Costituzione, «nonché la netta presa di posizione dell’Onorevole Antonio Di Pietro, nostro illustre compaesano, che in una trasmissione nazionale Rai ha sottolineato come un’organica riforma in ottica macro-regionalistica rappresenti una strada da intraprendere, anche in considerazione delle marcate connessioni culturali e tradizioni presenti tra il Molise e l’Abruzzo e in particolare tra Montenero di Bisaccia e i comuni abruzzesi con esso confinanti».

«In questo percorso di cambiamento Montenero di Bisaccia può e deve essere un territorio capofila, vista la sua posizione geografica, quale luogo di confine con l’Abruzzo, e per via del peso politico-istituzionale che possiede».

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