Se la Pro Vasto, nelle ultime ore, sta cercando di ritrovare la via maestra, anche sul piano societario, dopo averlo fatto in campo (con la pesante e meritata vittoria di Pontevomano), c’è un nervo che continua a restare scoperto.
Quello riguardante la scelta del nuovo allenatore, visto che con l’uscita di Benny Mangiapane (andato via il 1° ottobre) i biancorossi non hanno ancora trovato un sostituto. Nelle ultime due settimane a guidare il gruppo, in solitaria, è stato il collaboratore Giorgio Ventrella, storica bandiera del calcio vastese e, nell’ultimo match di campionato, in distinta come giocatore, a 50 anni, di fianco a suo figlio, il baby 2007 Alfonso.
Con la definitiva uscita di scena dell’ormai ex numero uno Esposito, l’arrivo del nuovo presidente Tieri (leggi), la dirigenza sta pian piano ricostruendo il mosaico con il confermato ds Antonio Palermo che al primo posto tra le sue preferenze, per la panchina biancorossa, ha sempre avuto Alessandro Pellicori, artefice della salvezza diretta della Vastese Calcio 1902 nella passata stagione.
Il direttore calabrese e altri attuali dirigenti, nella giornata di ieri erano ripartiti con l’opera di convincimento verso il quarantatreenne tecnico cosentino che sembrava pronto a tornare a Vasto per guidare capitan Tafili e compagni. Nella tarda serata di lunedì però, con «grande tristezza e la morte nel cuore», per motivi familiari e lavorativi, ha deciso di declinare la chiamata biancorossa.
Non sappiamo se accetterà la chiamata del Rende (a 10 km da casa e penultimo in Eccellenza calabrese) ma ora la Pro Vasto che puntava al suo ritorno, in tempi brevissimi, dovrà trovare un nuovo allenatore. Che possa dare ulteriore stabilità e certezze a un gruppo squadra che fin qui, nelle difficoltà, ha avuto la forza di esaltarsi e che merita di andare incontro ad altri successi.
