Il giovane che lo scorso mese di aprile ferì con un’arma da taglio la madre è stato prosciolto dall’accusa di tentato omicidio e sarà trasferito in una comunità terapeutica. Il grave fatto di sangue avvenne a Liscia, il 17enne, che soffre di problemi di natura psichiatrica, ha colpito la madre più volte all’interno dell’abitazione nel paese dell’Alto Vastese. La donna, di 58 anni, si salvò fuggendo fuori e rifugiandosi nella farmacia. Il ragazzo, che ha provato ad allontanarsi, fu arrestato poco dopo dai carabinieri.
Oggi al tribunale per i minorenni dell’Aquila si è celebrato il processo per quei fatti. Il gup Cristina Tettamanti ha prosciolto per immaturità il giovane difeso dagli avvocati Roberto Di Virgilio e Pierpaolo Andreoni del Foro di Vasto. La giudice ha ammesso la perizia medica sul minore che ha accertato che, all’epoca dei fatti, il ragazzo non era in condizioni di percepire il disvalore delle sue azioni a causa della sua immaturità psico-fisica. Quindi, accogliendo le richieste della difesa, il giovane è stato prosciolto. Nel processo, la madre ferita non si è costituita parte civile.
Allo stesso tempo è stata disposta la misura di sicurezza in una comunità terapeutica dove sarà sottoposto a un regime controllato. «Una triste vicenda familiare e di paese che ha trovato la sua migliore definizione giudiziaria», è il breve commento dei legali.