Dopo una notte di duro lavoro, il grosso incendio alla Mag.Ma di Chieti Scalo può definirsi sotto controllo, ma resta il timore per la nube sprigionata che si estende fino alla vicina Pescara. Numerose le squadre di pompieri al lavoro durante tutta la notte, stamattina resta qualche focolaio attivo all’interno dello stabilimento che si occupa del trattamento di rifiuti industriali speciali.
Ieri sera, il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, ha firmato l’ordinanza di sospensione delle attività didattiche per oggi nelle scuole di ogni grado, università compresa (provvedimento del rettore in questo caso); simile provvedimento è stato adottato anche a San Giovanni Teatino. Inoltre, nell’ordinanza di Ferrara vengono disposti i divieti di raccolta e di consumo di prodotti ortofrutticoli e foraggio per animali, di pascolo e razzolamelo degli animali da cortile e d’affezione, di utilizzo dei condizionatori d’aria e sostituzione dei filtri in caso di utilizzo degli stessi nella giornata odierna.
Inoltre si consiglia di chiudere le finestre e non esporsi ai fumi, evitare spostamenti e frequentazioni dell’area interessata dall’incendio, la sospensione, compatibilmente con il sistema di produzione, delle attività lavorative nel raggio di due chilometri dal luogo dell’incendio, evitare il soggiorno all’aria aperta nell’area interessata dall’incendio, se non muniti di mascherine facciali filtranti, l’uso delle mascherine nelle aree limitrofe.
Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, ci sono anche le forze dell’ordine – carabinieri e Digos – che cercheranno di appurare la natura del rogo che ha completamente distrutto il capannone. «La palla passa all’Arta – scrive in una nota il Comune – già sul posto e che sta già effettuando i primi rilievi sull’aria, monitorando anche i dati che arrivano dalle centraline di controllo installate da mesi a Chieti Scalo».
I monitoraggi ambientali da parte dei tecnici Arta sono in corso anche nell’ ospedale “SS.Annunziata”, in prossimità degli impianti di ventilazione. L’attività fa seguito ai rilevamenti già effettuati nella notte dal servizio Prevenzione e Protezione, diretto da Rocco Mangifesta, che non hanno evidenziato la presenza di agenti inquinanti. «La qualità dell’aria all’interno del presidio è quella di sempre, pertanto non si rende necessaria allo stato attuale alcuna misura particolare – spiega l’azienda sanitaria – L’attività nelle unità operative e nel blocco operatorio prosegue regolarmente».
Nel corso della riunione dell’unità di crisi di questa mattina in prefettura, il direttore generale Thomas Schael, la responsabile del servizio Igiene e Sanità pubblica Ada Mammarella e lo stesso Mangifesta hanno dichiarato che non c’è stato e non c’è tuttora nessun pericolo per pazienti e dipendenti. La qualità dell’aria viene comunque monitorata costantemente dai tecnici Asl in collaborazione con Arta.