La provincia di Chieti migliora la propria posizione nella classifica dell’indice della criminalità stilata annualmente dal Sole 24 Ore. La graduatoria prende in esame il numero di denunce presentate nell’anno precedente elaborandone l’indice per ogni 100mila abitanti. Sul podio delle province meno sicure sono salite rispettivamente Milano (7.093,9 denunce ogni 100mila abitanti), Roma (6.071,3 denunce ogni 100mila abitanti) e Firenze (6.053,8 denunce ogni 100mila abitanti).
La provincia di Chieti – che l’anno scorso si era piazzata al 77° posto 10.354 denunce presentate, oltre 2.700 ogni 100mila abitanti – scivola al 90° posto grazie al minor numero dei delitti denunciati: 9.750, 2.626,6 denunce ogni 100mila abitanti. Scorrendo la tipologia di crimini emerge un 14° posto a livello nazionale per denunce di omicidi volontari consumati (4). Il delitto più denunciato è il furto: 3.336 denunce (898,7 ogni 100mila, 72° posto in Italia). Seguono 1.606 denunce per truffe e frodi informatiche (432,7 ogni 100mila, 75° posto) e i danneggiamenti con 1.384 denunce (372,8 ogni 100mila, 56° posto).
La 90ª posizione che, tutto sommato, denota una certa tranquillità, è la seconda migliore in regione: la provincia meno sicura è quella di Pescara che con 3.531,6 denunce ogni 100mila abitanti (11.032, il numero assoluto) è 36ª in Italia. Teramo si pone al 48° posto nazionale con 3.250,5 denunce ogni 100mila abitanti (9.724 il numero complessivo), mentre la più sicura è quella dell’Aquila, al 96° posto con 2.457,2 denunce ogni 100mila abitanti (7.058 complessive).