L’alga tossica Ostreopsis ovata prolifera e costringe il Comune ad adottare ordinanze di divieto temporaneo della balneazione per due tratti di mare. Stamattina, il distretto provinciale di Pescara dell’Arta Abruzzo ha comunicato le risultanze dei campionamenti effettuati il 3 settembre scorso.
La concentrazione più alta dell’alga tropicale è stata riscontrata nel tratto di mare antistante la spiaggia di Torricella (una zona tra Casarza e San Nicola). Qui il valore è 103.472 cellule/litro rispetto a una cifra che non dovrebbe superare le 30mila cellule per litro.
Tale limite è stato superato anche a Vignola (nel punto di campionamento a 200 metri a sud) dove l’alga era già stata riscontrata il 22 agosto, ma in una concentrazione minore che ha permesso di limitarsi alla fase di allerta. Ora, il nuovo valore è di 32.240 cellule/litro, per il quale la è necessario vietare la balneazione.
L’alga tropicale tossica
L’Ostreopsis ovata è sempre più presente nelle acque italiane (predilige soprattutto i tratti rocciosi) a causa delle condizioni favorevoli alla sua proliferazione, soprattutto l’aumento di temperatura dell’acqua, un ridotto moto ondoso e condizioni meteo stabili. La sua presenza è riscontrabile con la formazione, sott’acqua, di una pellicola brunastra dall’aspetto membranoso e gelatinoso sugli scogli e su tutto ciò che si trova sul fondo. Inoltre, spesso si osservano “fiocchi” e filamenti di consistenza gelatinosa in sospensione o schiuma rossiccia.
Durante la fase di fioritura, in caso di forte vento o moto ondoso, si possono accusare problemi respiratori e irritazioni agli occhi.